02 Giugno 2011


PESCARA. PORTO, LEGNINI (PD) PRESENTA INTERROGAZIONI URGENTI A MINISTRI MARONI E MATTEOLI

“Il Porto di Pescara è già inagibile nei fatti: bisogna assolutamente riconoscerlo anche giuridicamente, non solo per salvaguardare l’incolumità degli operatori ma anche per consentire un più rapido intervento di ripristino della normalità, con una consistente accelerazione delle procedure ed il conseguente risparmio per l’erario”.

Lo afferma il senatore abruzzese del Partito Democratico Giovanni Legnini, che dopo i fatti di questa mattina a Pescara ha presentato due interrogazioni urgenti ai ministri delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e dell’Interno, Roberto Maroni.

“La contestazione di oggi, frutto dell’esasperazione, va compresa nelle sue ragioni” sottolinea Legnini, “poiché non possiamo non evidenziare che qui stiamo parlando del lavoro di decine di operatori alle prese con ritardi e pasticci che non fanno onore alle istituzioni. Con la dichiarazione dell’inagibilità, c’è la possibilità di una semplificazione delle operazioni di dragaggio, con un risparmio consistente di oltre 230 euro al metro cubo.

Le responsabilità del Governo, della Regione e del Comune sono pesantissime” sottolinea Legnini, “ma ora va innanzitutto individuata e soprattutto attuata una soluzione immediata per rispondere alle esigenze di sicurezza e lavoro degli operatori marittimi e portuali. La presa d’atto dell’inagibilità è il primo e ormai non più rinviabile passaggio.

Nel contempo va individuata la soluzione definitiva della nuova infrastrutturazione portuale, che eviti il ripetersi di tale emergenza portando a completamento la procedura di approvazione del nuovo Piano regolatore portuale, strumento indispensabile per il governo del Porto e delle sue economie. È inconcepibile che a distanza di due anni nessun passo avanti sia stato compiuto per munirsi di uno strumento fondamentale come il Piano regolatore portuale di cui tutti i Porti italiani dispongono e che tutte le categorie invocano da anni”.