06 Febbraio 2012


MALTEMPO, LEGNINI: “ABRUZZO PAGA PREZZO PIU’ALTO, GOVERNO INTERVENGA RAPIDAMENTE”

Il senatore abruzzese presenta interrogazione a ministri Cancellieri e Passera.

“Il governo aiuti urgentemente l’Abruzzo per farlo uscire dall’emergenza in cui è precipitato e far fronte al nuovo peggioramento annunciato per i prossimi giorni, garantendo rinforzi e cambi turno agli operatori delle forze dell’ordine, del soccorso, degli enti locali ed ai tanti volontari che da 72 ore ormai lavorano quasi ininterrottamente in tutto il territorio. È risultato evidente che l’Abruzzo non è stato pronto a fronteggiare l’emergenza, pur essendo una regione in larga parte montana, pagando il prezzo più alto registrando finora sei vittime, ed è per questo che il governo nazionale deve approntare ulteriori misure di assistenza alle nostre popolazioni e intervenire con tutti i mezzi a disposizione”. Lo afferma il senatore abruzzese del Pd Giovanni Legnini annunciando la presentazione di una interrogazione urgente ai ministri dell’Interno, Annamaria Cancellieri, e delle Infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, sulle conseguenze del maltempo in Abruzzo.“Nonostante l’allerta fosse stato dato con largo anticipo il sistema delle infrastrutture nel suo complesso ha collassato” sottolinea Legnini, “con migliaia di cittadini bloccati a bordo di auto, pullman e vagoni ferroviari, con la rottura netta della direttrice est-ovest per l’interruzione simultanea dei collegamenti stradali, autostradali e ferroviari, con 6mila utenti rimasti anche per 48 ore senza energia elettrica, con decine di centri isolati specie nelle province dell’Aquila e di Chieti.

Sintomatico della gravità di ciò che è accaduto in Abruzzo, oltre al numero delle vittime ed alle migliaia di persone che hanno rischiato la vita, è il fatto che i soli due treni che in Italia hanno subito un fermo molto prolungato sono stati quelli da o per l’Abruzzo sulle linee Adriatica e Pescara-Roma, e che l’unica autostrada ad essere chiusa è stata quella abruzzese. Va quindi immediatamente attivata una verifica approfondita sullo stato di manutenzione delle reti infrastrutturali abruzzesi, sul rispetto dei contratti di servizio da parte delle società concessionarie e su eventuali omissioni o sottovalutazioni degli allarmi anche da parte delle istituzioni competenti come il Coordinamento della Protezione Civile presso la Regione, il cui Comitato operativo è stato incredibilmente convocato solo 72 ore dopo l’ingresso dell’Abruzzo in piena emergenza. I sindaci, spesso lasciati soli, hanno fatto molto anche grazie all’abnegazione del personale e dei volontari, con negative eccezioni come il Comune di Chieti che, pur essendo un polo di riferimento regionale per i servizi sanitari, non aveva approntato neppure un Piano neve tanto da essere costretto a richiedere, in piena emergenza, l’intervento dell’esercito. L’eccezionalità dell’evento – prosegue Legnini – non può essere un alibi per nessuno perché ampiamente e precisamente preannunciato.  Ora è il momento di far uscire l’Abruzzo dall’emergenza e non ripetere, nelle prossime ore, gli errori dei giorni scorsi: ma è assolutamente indispensabile che il governo faccia luce sul perché l’Abruzzo non ha retto a questa prevista ondata di maltempo e che si programmino per tempo tutti gli interventi strutturali ed organizzativi necessari perché ciò che è accaduto in questi giorni non si ripeta”.