11 Ottobre 2017


CSM, Legnini: circolare procure nel rispetto costituzione e legge

Roma, Consiglio Superiore della Magistratura

“Il Consiglio Superiore della Magistratura ha da tempo avviato i lavori in vista di una nuova circolare sull'organizzazione degli uffici requirenti. Ad oggi, non esiste nessun testo definito, ma ipotesi di lavoro all’esame della Settima commissione del CSM”.

Queste le parole del Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini in merito alle notizie di stampa riguardanti le ipotesi di una nuova circolare sulle Procure.

“La Commissione, ha ricordato il Vice Presidente, ha già raccolto i contributi dei Consiglieri, dei capi degli uffici requirenti, dei Procuratori Generali, dei Procuratori aggiunti e dei sostituti. Sulle varie proposte, la Settima Commissione sta svolgendo un analitico esame che si protrae già da alcuni mesi. Nella definizione del testo conclusivo, la Commissione, con l'apporto di tutti consiglieri togati e laici, si atterrà alle disposizioni legislative vigenti che, per quanto riguarda l’organizzazione delle procure, sono contenute nel d.lgs. n. 106 del 2006, come modificato dalla l. n. 269 del 2006. Tali disposizioni, in attuazione del quarto comma dell’art. 107 Cost., disegnano l’assetto interno delle Procure secondo un preciso modello”.

“Entro tale perimetro normativo, peraltro già delimitato da precedenti risoluzioni - ha chiarito Legnini - il CSM sta lavorando ad una circolare diretta, per la prima volta, a disciplinare in modo chiaro il ruolo dei dirigenti degli uffici, dei Procuratori aggiunti e dei sostituti all’interno delle Procure, nel doveroso rispetto della Costituzione e della legge, nonché delle funzioni riservate al Consiglio. Il testo conclusivo condurrà a sintesi gli orientamenti consiliari sui criteri organizzativi, maturati dal 2006 ad oggi. La nuova circolare preciserà i compiti negli uffici di Procura, risolvendo all’origine, e anzi prevenendo, i possibili contrasti interni, assai deleteri per la credibilità della giustizia penale”.

“Ciò che è certo, ha concluso il Vice Presidente Legnini, è che la nuova circolare mai potrà ledere le prerogative attribuite dalla legge ai Procuratori della Repubblica, né comprimere quelle dei singoli magistrati del pubblico ministero,  garantite dalla Costituzione e dallo stesso ordinamento giudiziario”.