Vicenda Procura di Milano, la decisione del Comitato di presidenza del Csm
Investita anche la Prima Commissione per valutare profili di incompatibilità. Legnini: “Vogliamo agire in modo tempestivo e risolutivo”
Il Comitato di presidenza del Csm ha esaminato questa mattina la vicenda della Procura di Milano. Dopo aver analizzato la nota della Settima Commissione del 4 novembre scorso e la decisione del Consiglio giudiziario di Milano del 28 ottobre, il Comitato ha deciso di investire la Prima Commissione del Csm al fine di valutare eventuali profili di incompatibilità ambientale e/o funzionale derivanti dal conflitto che si è venuto a determinare.
Il Comitato ha anche autorizzato la trattazione congiunta, da parte delle Commissioni Settima e Prima, di tutte le problematiche sottese agli atti che sono pervenuti al Csm, risultando evidente una stretta correlazione tra la valutazione dei profili organizzativi e gli accertamenti sui fatti contenuti negli atti e nelle note pervenute al Consiglio.
Considerato che il Consiglio giudiziario di Milano ha sottolineato l’urgenza derivante da una situazione conflittuale “ormai insanabile e insostenibile” nonché da un “quadro d’assieme fortemente deteriorato”, il Comitato di presidenza ha invitato le Commissioni a trattare con priorità la pratica di Milano.
“La volontà del Consiglio superiore della magistratura – dichiara il vicepresidente, Giovanni Legnini – è quella di assumere le decisioni in modo tempestivo e risolutivo a tutela dell’autorevolezza, del prestigio e dell’immagine della Procura della Repubblica di Milano, dei magistrati che in essa operano e dei cittadini”.