03 Gennaio 2011


TASSE, LEGNINI (PD): “CHIODI TENTA DI COPRIRE SUE FIGURACCE, DIRITTI AQUILANI SEMPRE PIU’ INCERTI”

Il senatore Pd: “Ogni semestre lo stesso problema, solo la drammatica manifestazione di luglio riuscà’¬ a cambiare la norma. Ora perà’² Chiodi e il governo Berlusconi ascoltino la società’ , le imprese, i sindacati, l’opposizione”

«E' sconcertante che Chiodi, pur di tentare di coprire le figuracce sue e del governo nazionale, bolli la denuncia dell'insostenibile situazione dell'Aquila e del cratere come una bufala. Bufale sono le dichiarazioni e le decisioni di Berlusconi, Tremonti e Chiodi: i diritti degli aquilani sono sempre pià'¹ incerti e la questione della copertura finanziaria non è assolutamente un dettaglio tecnico ma il cuore del problema».

 Lo afferma il senatore abruzzese del Pd Giovanni Legnini intervenendo sulla questione delle tasse post-sisma.

«Occorre una decisione chiara e definitiva – sottolinea Legnini – e torneremo a proporla con emendamenti, già'  presentati e non accolti diverse volte, in sede di conversione del decreto milleproroghe che inizierà'  il suo iter in Senato a partire dal 10 gennaio. La soluzione è quella che proponiamo da tempo: all'Aquila lo stesso trattamento di Umbria e Marche deciso dal governo Prodi, ovvero la restituzione in 10 anni al 40 per cento con un ulteriore differimento del termine di inizio dei versamenti. I contribuenti aquilani e del cratere stanno già'  pagando le tasse correnti: fino a quando la crisi economica e gli effetti post-terremoto non saranno superati non possono pagare anche gli arretrati. à'ˆ una necessità'  elementare ed una misura di ordinaria equità'  che solo governo cieco e pasticcione puà'² continuare ad ignorare».

Le ragioni del pasticcio, aggiunge il senatore Pd, «sono note ed è giusto ricordarle a chi, come il presidente-commissario Chiodi, fa finta di dimenticarle attaccando l'opposizione che ha svelato l'inganno come hanno fatto Lolli e Pezzopane, piuttosto che il governo che ha creato il problema. Il problema è che le tasse sospese fino allo scorso mese di giugno sono state portate a copertura di varie spese appostate nel bilancio dello Stato: in altre parole lo Stato si è già'  speso le tasse (non pagate) dai contribuenti terremotati. Quindi ogni semestre si ripresentano le difficoltà'  di copertura finanziaria che non è, come inopinatamente dichiara Chiodi, un problema solo tecnico, ma si riflette direttamente sulla certezza dei diritti dei cittadini abruzzesi. Lo scorso anno a dicembre – prosegue Legnini – accadde la stessa cosa, noi denunciammo e Chiodi minimizzà'². Fu necessaria la grande e drammatica manifestazione di luglio a Roma, con scontri e feriti, per cambiare la norma. E quest'anno lo stesso film: norma senza copertura, conseguente obbligo di versare l'intero nel secondo semestre se la norma non sarà'  cambiata in parlamento».

«Si dovrà'  organizzare un'altra manifestazione per ottenere una norma giusta?» chiede Legnini: «Noi speriamo di no, ma vedremo se questa volta il governo e la maggioranza Pdl-Lega continueranno ad ignorare le legittime e normali istanze delle associazioni sindacali e imprenditoriali e delle istituzioni locali, oppure sosterranno le loro e le nostre richieste in parlamento. Cià'² che sconcerta è che Chiodi, pur di tentare di coprire le figuracce sue e del governo nazionale, bolli la denuncia di tale insostenibile situazione come una bufala. Bufale sono le dichiarazioni e le decisioni di Berlusconi, Tremonti e Chiodi non la sacrosanta protesta di Lolli e Pezzopane, che si sono limitati a denunciare che quella contenuta nel decreto di fine anno è una balla, il che è la pura e semplice novità' , chiedendone la modifica».

Pescara, 3 gennaio 2011