31 Maggio 2013


Ricostruzione a L'Aquila: sì del governo a 1,2 miliardi

Trovate le risorse finanziare per la ricostruzione a L'Aquila. «Non si poteva fare di meglio» hanno commentato all’unisono il sindaco Massimo Cialente e la senatrice Stefania Pezzopane. Il risultato è stato raggiunto grazie al pressing operato dal sottosegretario Giovanni Legnini sul premier Letta. L'articolo de Il Messaggero Da "Il Messaggero" del 31 maggio 2013 Il cronoprogramma del Comune è salvo, almeno per il 2013. I cantieri dell’asse centrale potranno partire. Il governo ha detto sì, prendere o lasciare, al miliardo e 200 milioni di euro aggiuntivi che intende però spalmare fino al 2019. Con un’acrobazia finanziaria tra banche e Comune (anticipazione bancaria) le somme aggiuntive per tutto il cratere potranno tuttavia essere disponibili nell’anno in corso. La battaglia, dunque, è solo rinviata al 2014 o meglio alla legge Stabilità tesa ad ottenere le risorse per l’anno prossimo. «Non si poteva fare di meglio» hanno commentato all’unisono il sindaco Massimo Cialente e la senatrice Stefania Pezzopane,</strong> che ha aggiunto: «Non è stato facile e va dato atto al governo Letta di aver voluto dare un segnale concreto». Il risultato è stato raggiunto grazie al pressing operato dal sottosegretario Giovanni Legnini </strong>sul premier Letta e al lavoro di raccordo con i Ministeri coinvolti. «È un primo risultato importante - ha commentato Legnini -</strong> anche se bisognerà attendere il definitivo vaglio delle commissioni e dell’aula del Senato. Ciò che di certo è stato ottenuto, un grandissimo risultato, è lo stanziamento di 1,2 miliardi. Ciò che c’è da acquisire in via definitiva, con un fortissimo lavoro, è l’impegnabilità in tempi ristretti della somma». 

Trovate le risorse finanziare per la ricostruzione a L'Aquila. «Non si poteva fare di meglio» hanno commentato all’unisono il sindaco Massimo Cialente e la senatrice Stefania Pezzopane. Il risultato è stato raggiunto grazie al pressing operato dal sottosegretario Giovanni Legnini sul premier Letta. L'articolo de Il Messaggero Da "Il Messaggero" del 31 maggio 2013 Il cronoprogramma del Comune è salvo, almeno per il 2013. I cantieri dell’asse centrale potranno partire. Il governo ha detto sì, prendere o lasciare, al miliardo e 200 milioni di euro aggiuntivi che intende però spalmare fino al 2019. Con un’acrobazia finanziaria tra banche e Comune (anticipazione bancaria) le somme aggiuntive per tutto il cratere potranno tuttavia essere disponibili nell’anno in corso. La battaglia, dunque, è solo rinviata al 2014 o meglio alla legge Stabilità tesa ad ottenere le risorse per l’anno prossimo. «Non si poteva fare di meglio» hanno commentato all’unisono il sindaco Massimo Cialente e la senatrice Stefania Pezzopane, che ha aggiunto: «Non è stato facile e va dato atto al governo Letta di aver voluto dare un segnale concreto». Il risultato è stato raggiunto grazie al pressing operato dal sottosegretario Giovanni Legnini sul premier Letta e al lavoro di raccordo con i Ministeri coinvolti. «È un primo risultato importante - ha commentato Legnini - anche se bisognerà attendere il definitivo vaglio delle commissioni e dell’aula del Senato. Ciò che di certo è stato ottenuto, un grandissimo risultato, è lo stanziamento di 1,2 miliardi. Ciò che c’è da acquisire in via definitiva, con un fortissimo lavoro, è l’impegnabilità in tempi ristretti della somma». 

Il testo elaborato ieri mattina nell’ultima infuocata riunione romana sarà trasformato in un emendamento che farà proprio il relatore delle commissioni riunite Ambiente e Lavori Pubblici la prossima settimana in occasione della seduta dedicata alla conversione del decreto Monti sulle Emergenze. Una mezza vittoria o una mezza sconfitta, dipende dai punti di vista, ma questo passa il convento. La copertura è stata reperita con l’aumento della imposta fissa sui bolli, che tuttavia non può almeno al momento essere trasformata in una tassa di scopo. Saranno le banche insomma, attraverso una convenzione Abi-Comune ad anticipare le somme alle imprese. Gli oneri e gli interessi saranno a carico del contributo, che a questo punto è da intendersi lordo. All’incontro di ieri a Roma erano presenti Cialente, Di Stefano, il presidente dell’ottava Commissione Altero Matteoli, il relatore dell’emendamento Esposito, i sottosegretari Claudio De Vincenti e Giovanni Legnini, Stefania Pezzopane, Alfonso Celotto, Paolo Aielli e Giovanni Lolli. L’emendamento stanzia 1 miliardo e 200 milioni di euro per le annualità 2014-2019. Intanto, dopo Carlo Trigilia, sarà in città anche il ministro per la Funzione Pubblica, Gianpiero D’Alia, entro fine giugno. Lo rende noto il vicepresidente del consiglio regionale, Giorgio De Matteis.