07 Giugno 2013


Ricostruzione a L'Aquila, il Governo va avanti e impegna una cifra di prima grandezza

A fronte del rischio di blocco della ricostruzione, il Governo si fa carico del problema e impegna 1,2 miliardi di euro. Non è stato semplice arrivare a un esito positivo, si tratta di una cifra di prima grandezza per il bilancio dello Stato.

L’esame del decreto per i fondi alla ricostruzione dell’Aquila è slittato a martedì. Bisognerà attendere ancora qualche giorno prima dell’approvazione dell’Aula all'emendamento da 1,2 miliardi per la ricostruzione, suddivisi in sei tranche da 200 milioni l'una. Non è stato semplice arrivare a un esito positivo. Parliamo di una cifra di prima grandezza per il bilancio dello Stato ed è normale che si creino momenti di tensione. Portiamo a casa 1,2 miliardi e non è cosa da poco. Il lato positivo è che a fronte del rischio di blocco della ricostruzione, il Governo si fa carico del problema. Un risultato importante e niente affatto scontato, ottenuto grazie all’impegno forte del governo nella sua collegialità, a partire dal presidente Letta, alla spinta del Senato e alla forte iniziativa dei rappresentanti istituzionali locali e dei senatori, Pezzopane in testa. È un primo intervento. Bisogna completare il lavoro per permettere l’utilizzo delle risorse in base allo stato di avanzamento dei lavori. Si tratta di fare in modo che i fondi spalmati su sei anni siano utilizzabili nei tempi che i cantieri richiederanno. Questo passaggio deve servirci come leva per recuperare fiducia, nei confronti dei cittadini, delle imprese e del governo. Il rischio concreto era che si inceppasse il meccanismo, invece si va avanti. Della ricostruzione dell’Aquila ho parlato in un’intervista di Stefano D'Ascoli, sul Messaggero di oggi, che puoi leggere per approfondire il tema