Lotta alle ludopatie: pronta la proposta di legge del centrosinistra
Disegno di legge del centrosinistra contro il gioco d’azzardo. “Un testo sistematico che affronta quella che in Abruzzo è un’emergenza. Pronti a lavorare insieme”
Presentato stamane nella sala Corradino D’Ascanio del Consiglio regionale a Pescara il disegno di legge contro la diffusione del gioco d’azzardo in Abruzzo a firma dei consiglieri del centrosinistra in Consiglio Regionale Legnini presidente, PD e Abruzzo in Comune. Si tratta di una legge di sistema che si pone l'obiettivo di combattere in modo incisivo la patologia del “Gioco d’Azzardo Patologico” attraverso la costituzione di una rete territoriale, interventi mirati e un’ampia ed efficace azione di prevenzione. Presenti i consiglieri Giovanni Legnini, Silvio Paolucci e Antonio Blasioli.
“Il disegno di legge affronta un’emergenza e va rapidamente iscritto all’ordine del giorno del Consiglio – sottolinea Giovanni Legnini– Questo perché l’Abruzzo ha un triste primato, quello di essere la prima regione italiana per gioco d’azzardo. Ammonta a 2.035 euro la spesa procapite l’anno; Pescara ha il primato assoluto nella regione; l’Aquila ha il primato di maggior densità di presenza di slot per abitante (1 ogni 83 persone). Bisogna rispondere con un’iniziativa adeguata: con il disegno di legge intendiamo, tra l’altro, promuovere un’attività a rete fra comuni, scuole, volontariato e sistema sanitario finalizzata all’informazione, monitoraggio, prevenzione e cura per i ludopatici. Ne sosteniamo la rapida approvazione perché da tempo non si tratta più di un’attività di nicchia, ma troppo diffusa, capace di determinare enormi drammi personali e familiari che spesso affondano le radici nel disagio e nell’esclusione sociale. La nostra peraltro è una proposta importante in sé ma che costituisce un primo passo per intervenire con un provvedimento più esteso contro le dipendenze di ogni genere “.
“Il gioco patologico è un problema che riguarda tantissime famiglie abruzzesi – conclude il consigliere Antonio Blasioli- persone con le quali veniamo in contatto perché ci chiedono aiuto e tanti non sanno che ci sono strutture deputate a risolvere, a intervenire. l’Italia occupa il primo posto in Europa, il terzo nel mondo, dopo Stati Uniti e Giappone. Ben 85 miliardi giocati, 15 milioni di giocatori abituali (il 41 per cento dei quali è nel centro Italia), 2 milioni a rischio di patologia, 400.000 slot machine, praticamente una ogni 150 abitanti. Le dimensioni del problema sono allarmanti, soprattutto a Pescara dove secondo i dati si sono spesi 654 milioni di euro dei 2.5 miliardi giocati in Italia annualmente. Questi dati collocherebbero il capoluogo adriatico tra le prime città a livello nazionale. A fronte di questo quadro che negli anni è peggiorato, la legge di stabilità 2015/16 ha previsto un Piano di contrasto e cura del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) e stanziato 1.200.000 euro da ripartire tra le quattro ASL per implementare il personale e istituire un Osservatorio Epidemiologico Regionale, per studiare e monitorare il fenomeno. Il Piano mette insieme le strutture, istituzioni, famiglie, tutti i soggetti colpiti ma che insieme possono agire per vincere la patologia”.
SCHEDA TECNICA
La patologia.Il GAP induce gravi disagi per la persona, perché spinge a giocare e investe l'equilibrio familiare lavorativo e finanziario del soggetto. Secondo una stima del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri i giocatori in Italia sarebbero oltre 32 milioni, dei quali oltre un milione e mezzo sarebbero i giocatori cosiddetti problematici e oltre 800mila le persone cadute nella trappola del GAP, che li induce a passare le giornate tra video poker e slot machine. Parliamo per oltre il 70% maschi, che iniziano adolescenti, mentre nelle donne la fascia a rischio è quella tra i 20 e 40 anni di età. Il centro Italia è la zona di maggiore diffusione con il 41%, seguito dal Nord con il 33% e dal Sud con il 26 %.
La proposta di legge regionale. Il testo punta a creare sinergia e sistema tra l'impegno dello Stato, attraverso le sue articolazioni amministrative e sanitarie e quello delle Regioni, delle Aziende Sanitarie Locali e del volontariato che insieme devono lavorare alla prevenzione, alla cura e al reinserimento sociale dei giocatori patologici, anche attraverso strutture ambulatoriali e comunità di recupero.
Il Piano di azione regionale. Con questo Piano, che è annuale, la Regione Abruzzo fa propri i principi del Piano d’Azione Nazionale G.A.P. 2013-2015 – Area Prevenzione, e si impegna a perseguire, attraverso i programmi individuati, tutti gli obiettivi centrali declinati, con la definizione dei progetti, degli obiettivi specifici, delle popolazioni target, delle azioni e degli indicatori (e relativi standard) per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi stessi. Inoltre la Regione si impegna a porre in essere su tutto il territorio regionale le necessarie attività in collaborazione con tutti gli attori impegnati a vario titolo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno.
Punti strategici. Il dettato contiene una speciale azione preventiva attraverso la delimitazione dell’insediamento delle sale gioco che dovranno avere almeno 300 metri di distanza dai cosiddetti “luoghi sensibili”: scuole, università, centro sociali, strutture sanitarie e ospedaliere, luoghi di culto e ricreativi, cimiteri e camere mortuarie.
A livello divulgativo e preventivo, la proposta introduce il valore dell’istituzione di una giornata dedicata al GAP, alla sua conoscenza, al confronto sulla situazione e sulle iniziative e dispone anche l’istituzione di un logo “NO SLOT”, che i Comuni potranno rilasciare agli esercenti che ne faranno richiesta per esprimere con chiarezza la propria posizione di tutela a riguardo.
“Il disegno nasce per colmare un vero e proprio vuoto normativo perché la patologia diventa centrale – illustra il capogruppo Pd Silvio Paolucci – Perché oggi la disciplina nazionale prevede la sola tutela dei luoghi sensibili, imponendo alle sale gioco una distanza minima di 300 metri per avere l’autorizzazione, a partire dal 1 gennaio 2021. Noi invece riteniamo che si debba fare di più per affrontare il problema: non a caso durante il governo di centrosinistra in Regione abbiamo deliberato un piano di azione che conteneva per la prima volta attività di prevenzione da gioco d’azzardo patologico. La proposta contiene la prima legge di sistema, che mette insieme tutti gli enti che possono affrontare il problema in tutti i suoi aspetti: Regione, Comuni, Asl, scuole e Ufficio scolastico regionale, presidi sanitari, volontari, pazienti e famiglie. Ogni anno tutti questi soggetti sono coinvolti sulla prevenzione, terapia e cura e ogni anno la Regione dispone un Piano d’azione che sottopone al Consiglio regionale perché lo approvi e alla Commissione competente presenta tutte le attività possibili e necessarie. I piani sono diversi: divulgazione, intervento, prevenzione e cura. E’ previsto anche il coinvolgimento degli esercenti con un marchio “no slot” da affiggere nelle proprie attività e un’attività annuale di divulgazione con una giornata dedicata al GAP e a tutti i suoi aspetti.
Siamo pronti a lavorare perché il testo venga approvato al più presto, la possibilità c’è, perché il GAP è entrato nei LEA e le attività che mettiamo in campo vengono garantite dal Fondo Sanitario nazionale. Chiediamo alla maggioranza di poter condividere il cammino, anche perché so che nelle prossime ore presenteranno una normativa relativa al GAP, ma siamo aperti alla redazione di un testo unico perché è necessario arrivare a una normativa al più presto”.