11 Marzo 2014


Ipref o Irap? La decisione verrà presa in Cdm

«Sarà un’operazione straordinaria e, se si deciderà di concentrare le risorse sui redditi bassi, nelle tasche dei lavoratori entreranno fino a 80 -100 euro. Ormai è questione di ore per concretizzare il tanto atteso taglio sul cuneo fiscale». La mia intervista a Il Mattino

Come agirà allora il governo. Ci sarà una riduzione dell’Irpef, come chiedono i sindacati, o dell’Irap come vuole Confindustria?
« Il premier ha espresso chiaramente il suo pensiero affermando di voler far prevalere gli interventi relativi ai redditi da lavoro. Comunque, sarà il cdm a prendere la decisione finale».
Si dice che Padoan punti a concentrare tutti gli sforzi per la riduzione dell’Irap. Ancora non c’è l’intesa tra il premier e il Tesoro?
«Padoan non si è espresso. Personalmente, credo che bisogna intervenire riducendo l’Irpef sulle buste paga. Ciò non perché la riduzione dell’Irap non sia importante, anzi è una necessità. Ma adesso dobbiamo fare una scelta per sostenere i consumi».
Le risorse a cui attingere saranno solo quelle della spending review e, in via straordinaria, quelle derivanti dagli accordi di trasparenza sulla Svizzera?
«Le fonti sono queste. Ci basiamo anche sul prezioso lavoro fatto in precedenza per la revisione della spesa pubblica. Inoltre, si sta valutando anche qualche altra opportunità. Il lavoro sulle coperture è molto complesso. Se avessimo risolto questo problema il quesito di come attuare il taglio del cuneo si potrebbe considerare già risolto».
Ma lei è fiducioso nella possibilità di rispettare i tempi annunciati?
«Sulla data di domani si è già espresso il premier. E se sarà necessario prendersi qualche ora in più di tempo il motivo sarà essenzialmente di ordine tecnico. Non dimentichiamoci che stiamo attuando un’operazione straordinaria, perciò anche i metodi di definizione  sono di carattere straordinario. E richiedono l’adozione di molta cautela e ponderazione».
Renzi ha proposto di lasciare qualche decina di euro in più alle famiglie. Non si rischia di disperdere le risorse, come già avvenne con il governo Prodi nel 2007?
«Nel 2007 vennero ripartiti 7,5 miliardi di euro spalmandoli su tutti i redditi e sulle imprese. Fu un intervento utile ma scarsamente percepito. Anche per questo ora si opterà per la concentrazione sui redditi bassi».
Lo sgravio sarà compreso tra gli 80 e i 100 euro, come ha promesso Renzi nella campagna per le primarie?
«Siamo su questa quota, se tutto andrà come previsto in relazione al nodo delle coperture e si opterà nel senso indicato».
Il presidente degli industriali veneti Zuccato sostiene, a differenza di Confindustria, che si dovrebbe tagliare l’Irpef. Da viale dell’Astronomia tacciono, invece la Cgil protesta...
«Un intervento sui redditi da lavoro avrà comunque effetti benefici sulle imprese perché espansivo per l’economia. Ma è legittimo che ognuno abbia le sue idee».

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