17 Novembre 2011


GOVERNO MONTI, LEGNINI: “SI’ CONVINTO. ORA EQUITA' E SVILUPPO ACCANTO AL RIGORE"

Il senatore Pd: “Accorpamento infrastrutture e sviluppo, occasione da non perdere per l’Abruzzo ma si cambi strategia”.

“Abbiamo sempre sostenuto che senza la crescita dell’economia e dell’occupazione, e senza la prospettiva di una maggiore equità sociale, il rigore finanziario sarebbe stato non solo non realizzabile, ma fonte di ulteriori difficoltà per l’economia ed il bilancio pubblico.

È ciò che è avvenuto con il governo Berlusconi ed è ciò che adesso il nuovo governo si propone di superare con una chiara discontinuità programmatica. Questo indirizzo di politica economica e sociale vale per l’Italia in un momento di crisi così drammatica, e dovrà valere a maggior ragione per l’Abruzzo, una delle regioni più colpite dalla crisi che si è sommata agli effetti del terremoto”. Lo afferma il senatore abruzzese del Pd Giovanni Legnini.

“Il cuore della strategia del nuovo governo – prosegue Legnini – appare essere quello dello stimolo della crescita dell’economia, facendo leva su una moderna politica infrastrutturale. L’accorpamento in un unico dicastero delle deleghe su infrastrutture e sviluppo economico è una scelta chiara: le infrastrutture sono la linfa dello sviluppo. E l’Abruzzo, con il suo quartultimo posto in Italia per dotazione infrastrutturale come rileva l’Istituto Tagliacarne, deve cogliere l’occasione.

La scelta di legare gli investimenti infrastrutturale allo sviluppo” spiega il senatore Pd “si coniuga bene l’annuncio di una nuova politica di coesione sociale e territoriale, con un chiaro indirizzo di politiche per l’occupazione dei giovani e delle donne e dello sviluppo locale.

L’Abruzzo ha vissuto nel passato stagioni di grande valore su tali strumenti di politica dello sviluppo: adesso non perda l’opportunità di porsi in sintonia con la nuova stagione che inizia oggi, superando la confusione, l’incertezza, l’assenza di una strategia e l’invocazione di protettorati. Con il governo non si dialoga solo se c’è un amico, ma se si producono politiche e si prendono decisioni chiare in sintonia con la strategia nazionale ed europea.

Se si vuole dare un futuro al Patto per lo Sviluppo, al quale abbiamo aderito in tempi non sospetti” ribadisce Legnini, “occorre cambiare indirizzo e contenuti. Noi abbiamo costantemente indicato questa via nel corso degli ultimi mesi, proponendo di non disperdere i fondi Fas ed europei, ma di concentrarli su alcuni assi strategici e sull’occupazione, e inoltre di cogliere opportunità nuove per lo sviluppo infrastrutturale.

Anche la nostra azione in parlamento dovrà adeguarsi al mutato scenario, e dovrà tener conto della gravità della crisi e del nuovo contesto delle politiche del governo, prendendoci cura senza riserve degli interessi dell’Abruzzo”.