28 Gennaio 2014


Fondo per l'editoria: no a usi impropri ma un sostegno per i giovani

Sostenere e incentivare l'innovazione delle imprese editoriali, assumere giovani professionisti e intervenire sugli ammortizzatori sociali. Con questi obiettivi, e non con finalità ‘difensiva’ degli attuali assetti, il governo ha istituito il Fondo straordinario per l’Editoria, contenuto nella legge di Stabilità 2014.

Nella mia risposta all’interrogazione che Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria del Senato, ha rivolto questa mattina al governo per sapere se i contributi pubblici di sostegno al comparto non finiscano in bonus per i manager, ho sottolineato che il Fondo straordinario si pone, come strumento temporaneo per agevolare le aziende ad affrontare e superare l’attuale grave crisi che sta investendo l’intero comparto.

Il governo non accetterà proposte da aziende editoriali che prevedono esclusivamente prepensionamenti ma e' intenzionato a considerare solo progetti di ristrutturazione, trasformazione e sviluppo. Si tratta, dunque, di un fondo destinato a rilanciare l’editoria e non a gestire semplicemente gli esuberi. I criteri per accedervi saranno comunque definiti nel provvedimento attuativo che il governo sta predisponendo e introdurremo criteri di accesso che non lascino spazi ad utilizzi impropri delle risorse. 

Parole chiave: fondo editoria, mucchetti, commissione industria