23 Settembre 2013


FIERA DEL LEVANTE, DIBATTITO SU GOVERNO, IVA E DEBITI PA

Ieri sera, nella sala Triggiani della Fiera del Levante, si è tenuto il primo di una serie di incontri per verificare sul campo la percezione dell'azione di governo presso i destinatari dei provvedimenti, in questo caso i massimi esponenti dell'imprenditoria pugliese.

Al centro del dibattito, l'attuazione delle misure del governo Letta e la percezione dei primi mesi di attività da parte delle categorie produttive e del mondo del lavoro pugliesi. La concreta attuazione dei provvedimenti legislativi e' un aspetto decisivo della qualità dell'azione di governo e lo è al punto che la Ue ci ha  recapitato una raccomandazione proprio su questo tema. Tradotto, il monito europeo, ma anche degli italiani e delle imprese, è: in Italia si fanno le leggi ma non si applicano. Il motivo? Leggi contenenti troppi rinvii ai decreti attuativi che spesso tardano ad essere adottati. Per questo ci siamo detti: cerchiamo di migliorare la performance del legislatore: più norme autoapplicative, maggiore comunicazione, successive verifiche  sull'impatto che le leggi hanno sulle realtà a cui si riferiscono, anche attraverso incontri come questo di oggi.

 

Inoltre, con i rappresentanti del tessuto economico pugliese ho parlato dell’annoso problema dell'aumento dell'Iva, che si trascina dal 2011, quando ci imposero il raggiungimento di determinati obiettivi e il governo chiuse il bilancio con 25 miliardi da reperire. Un problema ancora aperto ma il governo farà di tutto per scongiurare il passaggio dal 21 al 22%.

Sul tavolo anche il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, frutto di meccanismi  che portavano le P.A. a disporre le spese inviando sine die il pagamento al punto che a tutt'oggi non siamo ancora in grado di sapere a quanto ammonta il debito della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, anche se a breve, grazie al monitoraggio avviato, saremo in grado di scoprirlo. Un problema che questo governo, proseguendo l'azione di quello precedente,  sta risolvendo con decisione  con lo stanziamento di 50 miliardi di euro, pari a più di tre punti di Pil. Poi, le questioni poste dagli imprenditori sono stati: l’eccessiva burocrazia e il rapporto banche/imprese. La maledizione è che facciamo provvedimenti di semplificazione continuamente e, facendoli, ci complichiamo la vita. Però adesso una norma che cittadini e imprese invocavano da decenni c'è, l'abbiamo fatta. Ora se lo Stato sbaglia o ritarda un provvedimento, paga. Una cosa di non poco conto, anzi se le imprese cominciassero a inviare diffide ai funzionari inadempienti ci aiuterebbero ad abbattere i tempi della burocrazia.

Infine, il problema del credito al sistema delle imprese, sul quale Legnini ha annunciato che dopo  aver rafforzato il fondo centrale di garanzia, il governo sta verificando la possibilità di un piano straordinario di prestazione della garanzia dello Stato per accrescere gli investimenti delle imprese.