26 Febbraio 2013


Elezioni. Legnini: “M5s vero vincitore, esultanza Pdl fuori luogo. Ora al lavoro per cambiamenti profondi”

«Il vero vincitore di queste elezioni è il Movimento Cinque Stelle. Trovo del tutto fuori luogo, invece, l’esultanza del Pdl che perde 16 punti percentuali». Lo afferma Giovanni Legnini, capolista del Pd alla Camera dei deputati. «Il Pd non è andato bene neppure in Abruzzo» prosegue Legnini «attestandosi 3 punti al di sotto della propria media nazionale: abbiamo perso pagando gli effetti della crisi, del sostegno al governo Monti e, seppur parzialmente, ancora il prezzo dei gravi fatti del 2008, nonostante il generoso e positivo lavoro di questi anni.

«Il vero vincitore di queste elezioni è il Movimento Cinque Stelle. Trovo del tutto fuori luogo, invece, l’esultanza del Pdl che perde 16 punti percentuali». Lo afferma Giovanni Legnini, capolista del Pd alla Camera dei deputati.

«Il Pd non è andato bene neppure in Abruzzo» prosegue Legnini «attestandosi 3 punti al di sotto della propria media nazionale: abbiamo perso pagando gli effetti della crisi, del sostegno al governo Monti e, seppur parzialmente, ancora il prezzo dei gravi fatti del 2008, nonostante il generoso e positivo lavoro di questi anni.

Benché il Pdl abbia conseguito il premio di maggioranza al Senato, è fuori luogo la sua esultanza, stante le drammatiche condizioni del Paese e la perdita di oltre 16 punti percentuali di voti. Chi vince in Abruzzo – prosegue Legnini – è l'M5S, primo partito della regione con 4 punti sopra la media nazionale. Non bisogna minimizzare il risultato, non solo per le cifre ma anche per il fatto che l’Abruzzo verrà rappresentato in parlamento da Antonio Razzi e non da Franco Marini, un padre della Repubblica al quale va la nostra gratitudine per il lungo impegno istituzionale. Siamo consapevoli che i risultati rendono ingovernabile il nostro Paese: è ora indispensabile evitare ulteriori guai all'Italia – prosegue Legnini – immaginando un percorso istituzionale trasparente e innovatore, per fare subito quelle riforme incisive e di profondo cambiamento delle quali l’Italia ha bisogno per far fronte alle urgenze sociali ed economiche. Occorre farle rivolgendosi anche al M5S: poi si torni al voto con una nuova legge elettorale».