19 Luglio 2012


ECONOMIA. LEGNINI: «CONFIDI, FONDO CENTRALE, CASSA DEPOSITI E PRESTITI E BANCHE, ALLEANZA POSSIBILE PER ANTICIPARE LA RIPRESA»

Il senatore Pd apre a Roma il convegno con il ministro Grilli: «Ogni euro per capitalizzare le Pmi è ben speso». All’incontro i vertici di Bcc, Cdp, Unicredit, Fcg, Fedart Fidi, Ismea, il sottosegretario Polillo e molti rappresentanti di associazioni di categoria e confidi abruzzesi.

«Ogni euro investito per capitalizzare le piccole e medie imprese è un euro ben speso. E con l’alleanza possibile fra confidi, Fondo centrale di Garanzia e Cassa depositi e prestiti è possibile lanciare una nuova fase di sviluppo senza che questa sia drogata con il deficit». Lo ha affermato il senatore abruzzese del Pd Giovanni Legnini aprendo a Roma il convegno nazionale– organizzato sotto l’egida del Senato – sulle garanzie al credito per le imprese italiane, la crescita possibile e gli interventi necessari, le cui conclusioni sono affidate al neoministro dell’economia Vittorio Grilli.

«Per ogni 100 euro che gli imprenditori mettono nella propria impresa, sotto forma di Capitale, le banche ne erogano 67 in Italia e 39 nella media dell'area Euro –ha sottolineato Legnini - eppure a questa ripetuta e fondata affermazione non è sempre seguita l'adozione di strumenti conseguenti a superare questo gap competitivo». Negli ultimi anni, ha spiegato l’esponente Pd – i confidi sono cresciuti, si sono accorpati e meglio capitalizzati, hanno assunto soprattutto nel centro-nord la qualificazione di Intermediari finanziari con conseguente sottoposizione a vigilanza. Ma i confidi risentono molto della doppia recessione, delle note difficoltà finanziarie sia delle imprese che delle Banche e su di essi si stanno scaricando gli effetti dell'aumento delle sofferenze bancarie che ne intaccano il capitale, indebolendone l'operatività e la solidità».

Che fare per segnare un passo avanti nella crisi? «Le Pmi, come è noto, rappresentano il 99,4% del totale delle imprese ed il 74,8% degli occupati – ha ricordato Legnini – e gli strumenti di garanzia collettivi, in gran parte autofinanziati, coprono solo il 5% del monte crediti alle imprese. Occorre fare di più e meglio per valorizzare e rafforzare il ruolo dei confidi, anche in vista di Basilea 3. Questa specie di tertium genus, nel sistema finanziario insieme intermediario finanziario e strumento mutualistico, va rafforzato. Più capitale pubblico con un sistema di apporti più semplificato, un ulteriore stimolo alle funzioni superando le dimensioni piccole ed evitando le macro-dimensioni, interventi per portare tutte le contribuzioni pubbliche a capitale, compresi i fondi antiusura  già erogati dallo Stato per 300 milioni circa, accrescimento della garanzia pubblica nelle attività dei confidi lasciando a questi il compito di curare i rapporti con le imprese. Riduzione della frammentazione degli attori con meno sovrapposizione di ruoli e forme tecniche di sostegno».

Non da ultimo il tema della garanzia dello Stato: «Il nostro Stato non ha più grandi possibilità di denaro, ma dispone di una risorsa preziosa, la garanzia, che entro certi limiti ed a certe condizioni non viene computata da Eurostat nel debito pubblico. La utilizzi di più, con parsimonia certo ma con più decisione per aiutare le imprese a superare la crisi. Se il mondo dei confidi, il Fondo centrale di garanzia, la Cassa depositi e prestiti, le banche si mettono insieme e ci danno ulteriori suggerimenti, aiuteranno il Governo e il Parlamento a fare meglio il loro lavoro, evitando di fare sviluppo drogato in deficit.

Facciamolo adesso, anticipando e non aspettando la ripresa». Fra i relatori del convegno anche il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo, il presidente della Federazione delle Banche di credito cooperativo Alessandro Azzi, la presidente del Comitato di gestione del Fondo Centrale di Garanzia Claudia Bugno, l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini, il direttore della Federazione nazionale delle cooperative artigiane di garanzia Leonardo Nafissi, il direttore generale di Unicredit Roberto Nicastro, il presidente dell’Istituto di servizi per il mercato agroalimentare (Ismea) Arturo Semerari e Donatella Visconti, presidente del Coordinamento delle Finanziarie Regionali. Il Convegno è dedicato alla memoria dell'onorevole Antonio Tancredi, di recente scomparso.