12 Marzo 2011


DI NUOVO PESCARA – CITTA’ ADRIATICA, RELAZIONALE, METROPOLITANA. Concluse stamattina le due giornate di convegno del PD pescarese

Pescara, 12 marzo 2011 – La seconda giornata dell’iniziativa “Di nuovo Pescara” organizzata dall’Unione Comunale del PD si è chiusa questa mattina con un’ampia e partecipata discussione sul tema dell’area metropolitana Chieti – Pescara e sulle strategie di sviluppo della città. Hanno coordinato i lavori Toni Castricone (Segretario del PD provinciale) e Francesco Pagnanelli (Vice Segretario cittadino) sui due temi previsti che hanno trovato diversi punti di convergenza nelle relazioni dell’arch. Andrea Mammarella, di Massimo Luciani e del vice segretario regionale Gianluca Fusilli.

Nel corso della discussione è stata approfondita l’idea di utilizzare lo strumento del disegno le legge regionale per l’istituzione dell’area e la costituzione di una agenzia che operi attraverso gli strumenti della programmazione territoriale senza stravolgere le competenze e le funzioni dei singoli comuni.

Negli ultimi 20 anni tutti gli studi sul’area metropolitana hanno dato per acquisita l’idea che essa è un’area di pianificazione comune e non una città calamita che tende ad inglobare le altre.

Si tratta di un territorio fortemente conurbato, con al centro le città di Pescara e di Chieti e nel quale sono ricompresi altri sette comuni (Città S. Angelo, Montesilvano, Spoltore, Manoppello, S. Giovanni Teatino, Francavilla al Mare, Ortona).

Un territorio che ha un’estensione pari al 7% del territorio regionale, ma sul quale gravita circa il 30% della popolazione abruzzese, interessato da circa il 40% degli spostamenti extracomunali quotidiani a livello regionale. Dati che da soli possono rendere chiaro il “peso oggettivo ed il ruolo effettivo” nella vita economica regionale di questo sistema territoriale.

Parlare della città di Pescara, del suo sviluppo, del suo assetto urbanistico e sociale, vuol dire parlare allo stesso tempo anche dello sviluppo e dell’assetto di quest’area più vasta: i territori dei comuni di quest’area – con le loro funzioni economiche e sociali e nella quotidiana pratica di vita dei loro abitanti – sono infatti fortemente integrati e complementari fra loro.

Come scritto nei piani strategici dei comuni di Pescara e Chieti, il PD pensa che non ci sia bisogno di un grande ed elefantiaco comune in competizione con gli altri, ma di uno strumento di progettazione, coordinamento, pianificazione, di una struttura permanente, istituita da legge regionale che armonizzi e determini le scelte dello sviluppo.

Stamattina si è parlato anche di alcune strategie di sviluppo per la città che tengono conto della dimensione di area vasta, di progetti, indirizzi e prospettive, del ruolo di Pescara nella macroregione adriatica: aree di risulta, area ex cofa, porto e aeroporto, parco fluviale, zona franca urbana, tutti questi temi sono rimasti per troppo tempo sospesi per tutti i livelli di governo territoriale (Regione, Provincie e Comune) e hanno determinato la fase di stallo che sta attraversando Pescara. Nell’agenda del PD non sono stati dimenticati, ed è arrivato il momento di indicare le risposte. Questi due giorni di lavoro e confronto rappresentano il miglior punto di partenza che poteva darsi il Partito Democratico.

Hanno preso parte all’iniziativa il Segretario del PD di Chieti Enrico Iacobitti, il vice Segretario Provinciale di Chieti Chara Zappalorto, i Segretari di Spoltore e Montesilvano Giovanni Tremante e Luigi Beccia. Ha chiuso i lavori il Sen. Giovanni Legnini.

E’ possibile scaricare la copia del report e tutte le informazioni sull'iniziativa dal link  http://www.pdabruzzo.com/di-nuovo-pescara-citta%e2%80%99-adriatica-relazionale-e-metropolitana-8961.html

Il Segretario

Stefano Casciano