09 Aprile 2015


CSM, Legnini: Sgomento e dolore per quanto accaduto a Milano, vicinanza ai famigliari

In occasione del Plenum del CSM convocato immediatamente dopo i tragici fatti di Milano il vicepresidente del CSM, Giovanni Legnini, ha espresso profondo cordoglio e solidarietà ai famigliari delle vittime – Fernando Ciampi, Giorgio Erba e Lorenzo Alberto Claris Appiani – e vicinanza ai feriti per un pieno e pronto ristabilimento. Legnini ha espresso dolore e sgomento per un atto criminale gravissimo, di intollerabile e massima ingiustizia, avvenuto all’interno di un Tribunale della Repubblica che è stato incredibilmente violato nel corso di un'udienza celebrata per amministrare giustizia in nome del popolo.

Con il Presidente della Repubblica abbiamo ritenuto di convocare il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura immediatamente dopo i tragici fatti di Milano per manifestare, a nome dell'intero Consiglio e di ciascuno dei componenti - ma direi a nome dell'intero ordine giudiziario - lo sgomento e  il dolore  per quanto accaduto, per esprimere profondo cordoglio e solidarietà ai famigliari delle vittime – Fernando Ciampi, Giorgio Erba e Lorenzo Alberto Claris Appiani – e offrire vicinanza ai feriti ai quali auguriamo un pieno e pronto ristabilimento.

Quello consumatosi oggi è un atto criminale gravissimo, tanto più per il luogo nel quale è accaduto: un Tribunale della Repubblica tra i più frequentati è stato incredibilmente violato nel corso di un'udienza celebrata per amministrare giustizia in nome del popolo.

Si è assistito ad un atto di intollerabile e massima  ingiustizia: la privazione della vita di  un servitore dello Stato e di cittadini inermi e l’esposizione ad un’inaudita violenza di una moltitudine di innocenti.

L'organo di governo autonomo della magistratura italiana onora con questa seduta straordinaria la memoria di un preparato e generoso giudice, barbaramente ucciso nel compimento del suo dovere. Il Consiglio si stringe ai famigliari ed esprime piena solidarietà alla magistratura milanese. L’ordine giudiziario italiano ha già pagato troppi tributi di sangue per assicurare giustizia.

Solidarietà va espressa all'avvocatura, che quotidianamente assolve la sua insostituibile funzione difensiva che la nostra Costituzione qualifica come diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Questo è il giorno del dolore e non delle polemiche su come sia potuto accadere un fatto di tale gravità, che, come si sa ha consentito, ad una persona armata di fare ingresso nel palazzo di giustizia e colpire mortalmente.

Ringraziamo le forze dell'ordine, in particolare l'Arma dei Carabinieri che ha immediatamente assicurato alla giustizia il presunto assassino evitando ulteriori conseguenze del suo gesto criminale.

Il Consiglio Superiore è al fianco della magistratura requirente  di Milano e di Brescia che immediatamente si è attivata  per accertare le responsabilità di quanto accaduto.

Diamo atto delle dichiarazioni al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha prontamente raggiunto a Milano il Ministro dell'Interno, secondo cui vi sono ipotesi di errori gravi, da accertare, del sistema di sicurezza degli uffici giudiziari milanesi e dell'impegno del Governo a fare piena luce sull'accaduto.

Pur tuttavia, affermiamo con forza sin d'ora che i magistrati italiani, l'avvocatura, il personale e tutti i fruitori del servizio di giustizia hanno diritto ad operare in condizioni di assoluta sicurezza.

Ritengo che il Consiglio possa offrire fin da subito la sua collaborazione al fine di realizzare una revisione complessiva del sistema di sicurezza. Come Consiglio Superiore garantiremo il nostro pieno contributo, nel rispetto delle prerogative degli altri poteri dello Stato e del principio di leale collaborazione, nella certezza che potremo contare sull'attenta e solida guida del Presidente Mattarella, che voglio a nome di tutti ringraziare per aver voluto assicurare oggi la sua presenza qui, quale segno di deciso sostegno alla magistratura.

Troppo spesso la giustizia italiana viene posta sotto i riflettori per presunte disfunzioni e  per le polemiche su questa o quella decisione; poca attenzione viene riservata all'enorme lavoro quotidiano dei magistrati italiani che assolvono alle proprie funzioni in condizioni difficili, con sacrificio e dedizione.

Anche per testimoniare, oltre al cordoglio e alla solidarietà, la necessità di tale attenzione, una delegazione del Consiglio Superiore parteciperà all'assemblea che l'ANM ha convocato per domani mattina a Milano.

Dopo la strage e il dolore di oggi assumiamo un serio impegno, in memoria del giudice Fernando Ciampi, a dedicare le nostre energie per assicurare più mezzi, risorse e sicurezza e un maggiore riconoscimento ai magistrati che, insieme al personale e agli avvocati, ogni giorno compiono il loro dovere con dedizione al servizio della giustizia e del Paese.

In questa Seduta Straordinaria, mi permetta, Signor Presidente, di trasmetterle il messaggio che il dottor Giovanni Canzio, Presidente della Corte di Appello di Milano, a nome di tutti i magistrati di quel distretto, ha fatto pervenire nel primo pomeriggio di oggi:

“Le partecipo da parte dei magistrati di Milano, così duramente colpiti per il tragico evento di questa mattina, la gratitudine per la profonda sensibilità dimostrata intervenendo a questa seduta straordinaria del Consiglio Superiore della Magistratura di cui Ella è guida e simbolo di garanzia costituzionale”