25 Settembre 2015


CSM, Legnini: intervista alla "XI Conferenza nazionale della previdenza forense"

Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, intervistato da Francesco Giorgino del Tg1 ha affrontato alcuni fra i principali capitoli del tema giustizia, dalla riforma della Giustizia, al ruolo dell’Avvocatura, alle recente visita al Tribunale di Palermo

 Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, nel corso dell'ultima giornata della XI Conferenza nazionale della Cassa di previdenza forense, al Palacongressi di Rimini, intervistato da Francesco Giorgino del Tg1, ha spaziato sulle principali tematiche della giustizia.

Dal ddl sulle intercettazioni: "L'aspetto positivo è costituito dalla non limitazione dell'utilizzo dello strumento delle intercettazioni per le indagini. Altresì condivisibile è l'obiettivo di tutela di un diritto costituzionale quale è la riservatezza della persone".  La delega, però è eccessivamente generica". "Mi auguro, ha continuato Legnini, che nella seconda lettura in Senato si possa riempire di contenuti, perché quando le deleghe contengono principi e direttive precise al governo, il prodotto legislativo finale è più prevedibile".

Alle prerogative del CSM: "I pareri sui disegni di legge li esprimiamo su richiesta del Governo, come previsto dalla legge. Lo dico, sottolinea Legnini, perché spesso leggo polemiche circa una invasività del Consiglio sull'attività legislativa che non c'è; semmai, si tratta di restituire a questa prerogativa un carattere di appropriatezza. Noi non possiamo e non dobbiamo entrare nel merito delle opzioni di politica legislativa".

Alla valorizzazione dell'Avvocature: "Vogliamo, come organo di autogoverno della magistratura, essere promotori di un incontro nuovo con l'Avvocatura: nell'arco di pochi mesi, infatti, licenzieremo un Manuale delle buone pratiche organizzative, raccogliendo le esperienze dal basso, che hanno visto molto spesso protagonisti gli avvocati".

Legnini è poi tornato sulla sua visita, del giorno precedente, al Tribunale di Palermo dopo l'apertura dell'inchiesta della Procura di Caltanissetta che indaga su presunti illeciti nell'assegnazione degli incarichi agli amministratori giudiziari da parte della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, dove sono coinvolti quattro magistrati tra cui l'ex presidente della Sezione e ha rimarcato che si tratta di "fatti molto gravi", "un quadro che non esito a definire preoccupante" e ha ribadito che "la Procura di Caltanissetta sta conducendo un'indagine rigorosa".

Legnini ha concluso esprimendo soddisfazione per lo schema di decreto presidenziale approvato ieri dal Consiglio dei ministri in merito ai compensi per gli amministratori giudiziari: "Il Cdm ha fatto benissimo, perché si tratta di un a materia delicata e rilevante per dimensione e complessità. Oggi siamo in presenza di una deregolamentazione totale. Ciascun giudice, ciascun ufficio si regola da se'".