01 Gennaio 2019


Conferenza Stampa del 29 Dicembre

Il motivo per cui ho convocato questa conferenza stampa, oltre che per il piacere di augurare a tutti voi Buon Anno, è dare notizia che la mia candidatura trova il sostegno di una nuova coalizione liberale, civica, cattolica e progressista, che va molto oltre il rappresentarmi come un candidato “di centrosinistra”.

Ci saranno tre liste, composte da donne e da uomini che per la maggior parte non si sono mai candidate o candidati al Consiglio Regionale. 

Le tre liste di cui parlo sono: Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Democratici e Popolari per l'Abruzzo.

 

Con la prima intendiamo dare spazio alle espressioni del mondo della formazione, del lavoro e delle professioni, della cultura; con la seconda intendiamo rappresentare i territori in particolare dei piccoli comuni, ma non solo, con Sindaci, consiglieri e assessori, in carica o ex amministratori e con la terza il popolarismo e il volontariato cattolico democratico. 

Si tratta di tre grandi aree culturali rappresentative della società civile. Quando ho indicato le premesse per la mia candidatura, il mio obiettivo era rendere protagoniste persone con una storia e una rappresentatività al di là dei partiti tradizionali.

 

Oggi annuncio i quattro capilista della lista Legnini Presidente:

per la circoscrizione di Teramo il Rettore emerito Luciano D'Amico, per Pescara la professoressa Alessandra Di Pietro, Dirigente scolastico dell’Istituto professionale alberghiero Filippo De Cecco, per Chieti la professoressa Paola Di Rienzo, Rettore e Dirigente scolastico del convitto nazionale del liceo artistico, classico, europeo Giambattista Vico, per l'Aquila Chicco Di Benedetto, commercialista e manager pubblico.

Le liste complete saranno presentate a partire dal 4 gennaio.

 

Ho il piacere di salutare oggi il candidato più giovane di queste liste, il dottor Francesco Di Felice, di Vittorito, laureato in ingegneria. 

 

Voglio ringraziare i Sindaci e gli amministratori che stanno costruendo la lista Abruzzo in Comune e che saranno presenti anche in altre liste della coalizione.

Ringrazio Licio Di Biase, Alfonso D'Alfonso e Pierangelo Guidobaldi che stanno costruendo la lista cattolica, rappresentativa di quel mondo del volontariato e della solidarietà nonché di due movimenti, uno regionale che fa capo all'Associazione Democratici e popolari per l'Abruzzo promossa da Licio Di Biase e presieduto da Francesco Crivelli, e al movimento nazionale Democrazia Solidale espressione delle esperienze dell'associazionismo cattolico. 

Daremo così voce e rappresentanza a quel mondo del volontariato che la manovra di Bilancio del Governo Lega/5 stelle ha incredibilmente penalizzato raddoppiando la tassazione su risorse destinate ad aiutare i deboli e gli esclusi. 

 

Intendo ringraziare la lista +Abruzzo-Abruzzo Popolare, animata da Maurizio De Nicola, Federica Chiavaroli, Giorgio d’Ignazio e Lucrezio Paolini. 

A queste tre liste si aggiungeranno ulteriori liste civiche. Sta proseguendo il confronto costruttivo con la lista civica che fa capo al dott. Donato Di Matteo, che voglio ringraziare per il lavoro che sta portando avanti, e con il movimento civico Avanti Abruzzo, che racchiude anche le esperienze dei socialisti, Italia dei valori e liberali. 

Saranno loro comunque, dopo che avremo definito le intese politiche e programmatiche, a presentare le rispettive liste.

 

Ringrazio il PD e il suo segretario regionale Renzo Di Sabatino che sta costruendo la sua lista e la lista di sinistra con i coordinatori Fabio Ranieri e Tommaso Di Febbo che stanno costruendo una lista civica di sinistra aperta.

Si configura quindi quella nuova Alleanza per l'Abruzzo che spazia dai progressisti ai liberali, dai popolari ai democratici. Un campo segnato dai principi e dai valori della democrazia rappresentativa sanciti dalla nostra Costituzione e dai Trattati istitutivi dell'Unione Europea. 

 

Siamo al lavoro per il programma di governo, le cui priorità saranno lavoro, impresa e innovazione, ambiente e sviluppo sostenibile, conoscenza, formazione e cultura, diritti alla salute e assistenza, riforma dell'istituzione regionale e della sua macchina burocratica. 

Abbiamo invitato ad un confronto il 3 e il 4 di gennaio le organizzazioni sindacali, le associazioni datoriali, quelle del mondo agricolo e le espressioni delle imprese più innovative della Regione che hanno animato la Carta di Pescara sullo sviluppo sostenibile curata dal Presidente Lolli. 
 

Vogliamo una nuova Regione più forte ed autorevole, in Itala ed in Europa, che si faccia rispettare e che pretenda rispetto per i cittadini, le imprese e le nostre istituzioni locali.

Un esempio? La vicenda delle tariffe autostradali.

Vi parlo di una norma di legge vigente la n. 228 del 2012, che fu approvata su una mia proposta, fui io l’estensore dell’emendamento insieme al senatore Paolo Tancredi e non capisco perché non venga applicata.

 

 

legge 228 /2012

art 1 comma 183 

183. In considerazione della classificazione delle autostrade A24 e A25 quali opere strategiche per le finalita' di protezione civileper effetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2003 e successive modificazioni e della conseguente esigenza di procedere all'adeguamento delle stesse alla normativa vigente per l'adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti sulla base dei contenuti delle OPCM 3274 del 2003 e n. 3316 del 2003 e successive modificazioni, per l'adeguamento degli impianti di sicurezza in galleria a norma del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264, e successive modificazioni per l'adeguamento alla normativa in materia di impatto ambientale e per lavori di manutenzione straordinaria delle dette autostrade, nonchè per la realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009, ove i maggiori oneri per gli investimenti per la realizzazione dei citati interventi siano di entità tale da non permettere il permanere e/o il raggiungimento delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario di concessione nel periodo di durata della concessione stessa, il Governo, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria, rinegozia con la società concessionaria le condizioni della concessione anche al fine di evitare un incremento delle tariffe non sostenibile per l'utenza.