31 Ottobre 2010


CHIETI. TRIBUNALE, ARRIVA LA PROPOSTA DI LEGGE. TENAGLIA E LEGNINI (PD): «PDL ALLA PROVA DEI FATTI»

Poche righe e una votazione bipartisan potrebbero rilanciare il tribunale di Chieti oggi sostanzialmente inagibile. à’ˆ stata infatti presentata alla Camera ed al Senato una proposta di legge firmata dai parlamentari abruzzesi del Pd Lanfranco Tenaglia e Giovanni Legnini, che punta ad inserire «gli immobili e le strutture destinate ad uffici giudiziari site nel Comune di Chieti danneggiate dal sisma» fra gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile scorso.

«La sostanziale inagibilità'  del tribunale – si legge nella relazione che accompagna la proposta di legge – ha provocato, in questi diciotto mesi, inevitabili disagi, affrontati con senso di responsabilità'  e sacrificio da parte di tutti gli operatori della giustizia, magistrati, avvocati, personale di cancelleria. Grazie all'organizzazione approntata dai vertici degli uffici giudiziari, di concerto con l'avvocatura, e allo sforzo e all'impegno dispiegati, si è arrivati al lodevole risultato di non interrompere mai il servizio prestato agli utenti e le udienze si sono tenute regolarmente: anzi la produttività'  dell'attività'  giudiziaria nel 2009 risulta essersi accresciuta nonostante gli enormi disagi logistici e di lavoro che tutt'ora persistono: ad oggi, perà'², siamo ancora in fase emergenziale, nonostante l'allocazione del settore civile, che costituisce la parte numericamente pià'¹ importante del lavoro del tribunale, presso l'immobile retrostante quello danneggiato, con spazi insufficienti allo svolgimento delle udienze e conseguenti gravi disagi per l'utenza».

«Alle promesse seguano i fatti» sottolinea Tenaglia, «mi auguro che il governo ed i parlamentari abruzzesi del centrodestra consentano di approvare queste modifiche che consentirebbero al tribunale di Chieti di ripartire».

«Bisogna fornire una risposta certa alle esigenze impellenti dell'amministrazione della giustizia del territorio teatino – spiega Legnini – attraverso l'eliminazione di questo vuoto normativo. Il centrodestra non si tiri indietro»