Caos procure, Legnini: Mattarella mai intervenuto in nomine
"Nei quattro anni di mia Vicepresidenza
del Csm, il Presidente della Repubblica ha assicurato un costante e
prezioso sostegno all'attività consiliare. Il Presidente Mattarella
non è mai intervenuto sulle nomine di magistrati ai vertici degli
Uffici Giudiziari ed ha sempre garantito, attraverso le frequenti
interlocuzioni con il Vice Presidente, l'autonomia del Csm e dei suoi
organi, limitandosi a fornire indirizzi generali sull'attività
consiliare e sul rispetto delle procedure''. Così Giovanni Legnini,
già vice presidente del Csm, commentando le intercettazioni pubblicate
dagli organi di stampa.
''L'intero plenum ed io personalmente, abbiamo espresso in molteplici
occasioni, fino all'ultima seduta, profonda gratitudine per la sua
guida attenta e saggia. Ugualmente, i rapporti con il Ministro della
Giustizia Andrea Orlando e, seppur per un breve periodo, con il
Ministro Alfonso Bonafede sono sempre stati improntati al rigoroso
esercizio delle rispettive prerogative costituzionali, senza alcuna
ingerenza né sulle nomine né su altre decisioni. Tutte le delibere
sugli incarichi direttivi e semidirettivi, nell'arco di una
consiliatura intensa e molto produttiva, sono state assunte in piena
collegialità, con la partecipazione attiva di tutti i consiglieri
togati e laici e senza alcuna interferenza politica. Le espressioni
che si ricavano dagli stralci delle intercettazioni pubblicate oggi
dalla stampa circa i rapporti tra Csm e Quirinale rappresentano
millanterie senza alcun riscontro con la realtà''.
''Sono certo - conclude Legnini - che le gravi vicende che emergono
dagli atti di indagine, che tanto turbamento e sconcerto stanno
suscitando nella magistratura e tra i cittadini, saranno oggetto di
accertamento compiuto e definitivo sia in sede giudiziaria che davanti
all'Organo di autogoverno, che sta dimostrando di disporre di capacità
e forza per superare una crisi così preoccupante. I cittadini e le
istituzioni democratiche hanno necessità di recuperare piena fiducia
nella magistratura, le cui funzioni autonome ed indipendenti
costituiscono presidio insostituibile per la democrazia e per ciascuno
dei cittadini. Mi auguro che le iniziative di riforma, da anni
preannunciate, possano costituire una positiva occasione per
rafforzare la fiducia nei confronti della giustizia italiana".