04 Agosto 2010


ARRESTI, LEGNINI (PD): «VIA TUTTI COLORO CHE ALIMENTANO CONSORTERIE, CENTRODESTRA ABBANDONI ATTEGGIAMENTO DA PONZIO PILATO»

Il senatore Pd: «Liberiamo l’Abruzzo dal marchio di regione corrotta e pasticciona, servono certezze su leggi e risorse per la ricostruzione». Roma, 3 agosto – «Si allontanino dalla sfera pubblica tutti coloro che alimentano consorterie e condotte poco trasparenti, e si affronti con urgenza la grave incertezza normativa e finanziaria attorno alla ricostruzione. Nessuno puà’² continuare a far finta di niente, neppure Chiodi che si è limitato ad esprimere scontate ed acritiche parole di solidarietà’ nei confronti dei presunti componenti della “cricca” abruzzese». Lo afferma il senatore del Partito Democratico Giovanni Legnini.

«L'Abruzzo non puà'² pià'¹ permettersi il marchio di una regione corrotta e pasticciona» sottolinea Legnini, «ed è per questo che è necessario che si allontani chi non dà'  garanzia di trasparenza. Il centrodestra  abruzzese lo faccia senza tentennamenti, ed eviti di continuare ad avere una posizione da Ponzio Pilato.  Noi faremo la nostra parte e vigileremo con rigore e senza sconti». Il senatore democratico ricorda che quello emerso ieri dall'indagine della Procura dell'Aquila «non è il primo episodio che viene in evidenza:  è accaduto con l'opaca gestione di alcuni interventi di protezione civile, soprattutto quelli legati al G8, con la vicenda già'  dimenticata degli arresti per la ricostruzione dell'ospedale dell'Aquila, con le infiltrazioni  della criminalità'  organizzata di recente accertata».

Ma al tempo stesso, afferma Legnini, «bisogna affrontare con urgenza i temi dell'incertezza del quadro normativo e delle  risorse finanziarie per la ricostruzione. L'uso dilagante delle ordinanze di protezione civile va arginato. Abbiamo fortemente contrastato la scelta del Governo fatta con il decreto sulla ricostruzione, quella cioè di emanare norme  di legge generiche affidando le decisioni vere delle ordinanze. Quella scelta va cambiata, perchà'© vanno garantiti» sottolinea Legnini «trasparenza assoluta, tempi e regole certe per i cittadini, opportunità'  di lavoro per tutti, per le imprese abruzzesi  in primo luogo, ma lo si faccia nella chiarezza e con regole certe. Se non si interviene, se si continua ad ignorare cià'² che sta accadendo, rischia di prevalere la confusione di poteri e la paura di decidere. L'Abruzzo non puà'² permettersi che cià'² accada».