27 Settembre 2019


In Abruzzo maggioranza di centrodestra confusa, inconcludente e divisa, ostaggio della Lega, approva un quesito referendario inutile e anticostituzionale

“Abbiamo condotto un’opposizione molto dura ed efficace sul quesito referendario inerente la legge elettorale, su cui la Lega abruzzese voleva arrivare prima in Italia ed è arriva ultima”, conferenza stampa congiunta dei gruppi consiliari di centrosinistra alla Regione Abruzzo, stamane a Pescara, tenutasi a fianco alla piazza dove si sono dati appuntamento migliaia di giovani per la mobilitazione del #Fridayforfuture. “Ci siamo riuniti qui, perché intendiamo accogliere le istanze che ci arrivano dai ragazzi – così i consiglieri edi Legnini Presidente, PD e Abruzzo in Comuna – impegneremo la Regione con un atto che le contenga e che sostanzi un’azione consapevole e stavolta davvero utile alla causa anche dall’Abruzzo”.

“Volevano arrivare primi tra le regioni italiane e invece sono arrivati ultimi e fuori tempo massimo – così il consigliere e capogruppo Giovanni legnini – Tutte le opposizioni sono riuscite ad arginare il diktat della Lega di Salvini per ottenere l’approvazione del quesito referendario elettorale. Una battaglia che ha consentito di mettere a nudo un’inaccettabile concezione proprietaria delle istituzioni. Perché la Lega , che si appella continuamente al popolo , non ha raccolto le firme per il referendum ? Siamo fiduciosi sul giudizio di inammissibilità di un quesito referendario anticostituzionale la cui valutazione è ora rimessa alla Suprema Corte di Cassazione e alla Corte Costituzionale. Il sistema ipermaggioritario che intendono introdurre stravolgerebbe ogni principio di rappresentatività ed uguaglianza del diritto di voto. Questi giorni di opposizione hanno certificato che la maggioranza a trazione leghista è allo sbando e non è capace di garantire un minimo di programmazione dei lavori, ne viola i principi, produce forzature, non porta progetti, riforme, né capacità di affrontare i drammatici problemi dell’Abruzzo. Sono confusi e inconsistente, guidati da un presidente assente, scollegato dalla comunità che rappresenta e che sta portando la nostra regione alla deriva. E’ nostro dovere democratico impedirlo”.

“Accogliendo oggi la consapevolezza dei giovani che stanno protestando per avere azioni a favore dell’ambiente – aggiunge il consigliere Pd Antonio Blasioli – una consapevolezza che il governo regionale non ha, perché ogni giorno dimostra di non aver capito le vere esigenze dei Comuni e della gente abruzzese. Abbiamo preso atto che la presenza di parlamentari leghisti in Commissione serviva a controllare i propri consiglieri impegnarli e questo è un bruttissimo segnale. Abbiamo fatto tutto il possibile per contrastare una legge, facendo in modo che venisse approvata solo quando era diventato inutile il sì dell’Abruzzo a un referendum che potrebbe dare i pieni poteri invocati da Salvini proprio a Pescara. Siamo stati un’opposizione dura, tenace e concreta e oggi abbiamo dato alla maggioranza la consapevolezza che l’Abruzzo reclama attenzione su altre questioni: dalla mobilitazione per la bonifica del sito di Bussi, alle azioni per il ristoro dai danni subiti durante l’ultima ondata di maltempo, che sono solo due delle azioni possibili e a vantaggio dei nostri territori e in linea con la mobilitazione odierna”.

“E’ irrilevante e illegittimo il quesito che hanno posto – conclude il capogruppo PD Silvio Paolucci – come lo sono le modalità che hanno usato. Una premura assurda, che non è servita, perché sono arrivati sesti e anche Salvini domenica giudicherà irrilevante quello che hanno fatto in Consiglio. Di rilevante restano solo le nomine che questa maggioranza ha fatto e continua a fare, dando priorità a un principio “familiare”, più che alla competenza. Il modo in cui stanno trattando le istituzioni è oltraggioso, va oltre i proclami di Salvini. Non parlano delle questioni che riguardano le persone, pensano solo al potere e si sottomettono ai proclami dei partiti, anziché ribellarsi e chiedere attenzione. Un’altra lezione di concretezza arriva dalla mobilitazione sul clima: raccoglieremo l’invito postoci stamane dai ragazzi, proponendo l’accoglimento di un pubblico impegno della Regione sul fronte dell’emergenza climatica, perché riguarda tutti e perché l’Abruzzo non resti fanalino di coda a livello nazionale”.