01 Maggio 2010


SANITA’, LEGNINI (PD): «ABRUZZO SENZA AUTONOMIA, IL GOVERNO DECIDE ANCHE IL NUMERO DI OSPEDALI»

Il senatore del Pd: «Regione senza pià’¹ ruoli, dopo sanità’ , ricostruzione, Fas ora anche il riordino della sanità’ si decide a Roma sulla testa degli abruzzesi».

Il senatore del Pd: «Regione senza pià'¹ ruoli, dopo sanità' , ricostruzione, Fas ora anche il riordino della sanità'  si decide a Roma sulla testa degli abruzzesi». Pescara, 30 aprile – «Le dichiarazioni del ministro Fazio sui tagli alla rete ospedaliera aggravano la già'  pesante crisi di democrazia in Abruzzo: la giunta regionale subisce passivamente che persino il numero degli ospedali venga deciso a Roma senza tener conto degli interessi dei pazienti, degli operatori e dei sindaci». Lo afferma il senatore del Partito democratico Giovanni Legnini, in merito all'annuncio dei tagli alla rete ospedaliera da parte del ministro Fazio.

«Nonostante la presenza di un presidente-commissario, un vicecommissario, un assessore al ramo, una giunta ed un intero Consiglio regionale, a decidere quanti ospedali occorrono e quali dovranno restare in vita secondo il ministro dovrebbe essere Roma, ponendo una ipoteca sul futuro dell'Abruzzo. Il centrodestra» prosegue Legnini «è senza linea, come dimostra anche il maldestro tentativo di chiusura dell'ospedale di Casoli che è stato costretto a rimangiarsi. Dopo le riforme e il piano di rientro voluti dal centrosinistra e lodati anche da Fazio perchà'© stanno dando risultati positivi in termini di riduzione del debito, da un anno e mezzo c'è il vuoto assoluto: e non è pensabile che dopo 18 mesi di immobilismo e confusione, ora il centrodestra imponga tagli solo alla sanità'  pubblica senza dire una parola sul ruolo della sanità'  privata e senza assumere alcuna decisione sulla gravissima situazione dei lavoratori di Villa Pini: le scelte sulla sanità'  devono essere fatte dalla Regione, e non dal governo nazionale, alla luce del sole, con il pieno coinvolgimento di sindaci e forze sociali».

Ma le dichiarazioni di Fazio, secondo Legnini, sono l'ennesima dimostrazione della grave crisi di democrazia che investe la Regione.

«L'Abruzzo ha perso ogni autonomia decisionale su temi strategici per il suo futuro, a partire dal modello della ricostruzione dell'Aquila che è stato di fatto deciso a Roma, passando per l'utilizzo dei fondi Fas per i quali il governo ha usato la matita rossa e blu, fino alla sottrazione di 500 milioni di euro di infrastrutture subita dal centrodestra senza battere ciglio: ora» sottolinea il senatore del Pd «la giunta regionale permette che persino il numero degli ospedali venga deciso a Roma. In un'epoca in cui il centrodestra riempie i suoi discorsi di federalismo, e con le Regioni che sono dotate di poteri esclusivi sulla sanità' , questo centrodestra non riesce a decidere nulla in autonomia ed è di fatto commissariato su tutto».