Prima visita in Cina del Consiglio Superiore della Magistratura e della Suprema Corte di Cassazione
Durante la visita sono previsti incontri presso la Corte Suprema del Popolo e la Suprema Procura del Popolo della Repubblica Popolare Cinese
Conclusa oggi la visita in Cina della delegazione del Consiglio Superiore della Magistratura e della Suprema Corte di Cassazione, che si è recata a Pechino su invito della Corte Suprema del Popolo della Repubblica Popolare Cinese.
Nel corso della missione, durante la quale si sono svolti numerosi incontri, è stato sottoscritto da parte delle tre istituzioni un Memorandum di intesa che prevede la cooperazione in materia di dialogo tra le corti, riforme giudiziarie, organizzazione giudiziaria, formazione dei giudici, assistenza giudiziaria bilaterale, trasparenza, informatizzazione delle corti, armonizzazione dei sistemi giuridici e delle definizioni degli istituti giuridici, parità di trattamento dei cittadini di fronte alla legge e contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata o terroristica e alla corruzione.
"L'accordo concluso tra le due Corti Supreme e il CSM italiano e' di straordinario valore" ha dichiarato il Vice Presidente Giovanni Legnini " per la prima volta infatti si provvede ad istituire un quadro di cooperazione stabile e definita con la Corte Suprema Cinese. Un programma di attività , quello prefigurato nell'intesa , che servirà ad approfondire e migliorare la conoscenza tra le magistrature ed i sistemi giudiziari dei due Paesi ed a favorire forme di armonizzazione dei rispettivi sistemi giuridici, pur nella consapevolezza della loro profonda diversità. Le attività programmate con il memorandum potranno inoltre costituire ulteriore stimolo al miglioramento dei già positivi rapporti economici e culturali tra i nostri Paesi ed a favorire la crescita degli investimenti da parte degli operatori economici".
Il Primo Presidente della Suprema di Corte di Cassazione italiana, Gianni Canzio, nell'esprimere grande soddisfazione per la proficuità e profondità degli incontri avuti con il ceto dei giuristi della Repubblica Popolare Cinese, auspica per la credibilità del dialogo aperto fra istituzioni e sistemi giuridici pure diversi, il metodo della continuità e sistematicità nella pratica degli scambi di informazioni e delle visite e attività culturali e formative dei magistrati e degli studiosi dei due Paesi.
Nel corso della visita la delegazione, guidata dal Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini e con la partecipazione del Primo Presidente della Cassazione Gianni Canzio, del Consigliere del CSM Paola Balducci, dell'Avvocato Generale della Procura Generale della Cassazione Nello Rossi e del consigliere della Cassazione Lina Rubino, ha incontrato, oltre alla Suprema Corte Cinese, la Procura Generale del Popolo della Repubblica Cinese e la Corte Distrettuale di primo grado di Dongcheng.
Sul tema della formazione si sono svolti incontri con la Scuola di formazione dei giudici cinesi e con il mondo accademico dell'Università di Pechino CUPL e della facoltà di legge ed economia dell'Università dello Zhongnan ZUEL, che ha concluso il 13 gennaio scorso un accordo con l'Università La Sapienza di Roma per la creazione di un Centro di studi giuridici italo-cinese sul diritto romano.
La delegazione ha infine incontrato presso la Residenza dell'Ambasciatore italiano Ettore Sequi una rappresentanza della Camera di Commercio italiana in Cina.