19 Giugno 2013


Editoria: al lavoro per equo compenso, legalità e innovazione

Le prime attività che sto portando avanti e le prossime sfide, le racconto in un’intervista sul Sole 24 ore di oggi.

«Abbiamo ripartito tra le aziende editoriali in regola dieci milioni recuperati dall'uso illecito dei fondi per l'editoria. Abbiamo formalmente insediato la commissione per l'equo compenso, grazie alla nomina del rappresentante degli editori. La necessità di una riforma organica dell'editoria esiste, a partire da quella del diritto d'autore, ma prima intendiamo varare un pacchetto di soluzioni delle emergenze per poi avviare un percorso di riforma. Se i tempi politici lo consentiranno. Inizia così la mia intervista a Marco Mele, pubblicata sul Sole 24Ore di oggi, nella quale affronto i temi più caldi in materia di editoria e le esigenze di riforma di più ampio respiro:

Il comparto dell'editoria, investito da una crisi e da una trasformazione quanto mai incisivi, avrebbe bisogno di un Piano industriale di rilancio. Non possiamo però fare "tutto e subito". La nostra intenzione è concentrarci sui provvedimenti più urgenti, capaci di invertire la rotta della caduta delle vendite e della redditività delle aziende.

Le priorità sono la tutela dei lavoratori e l'esigenza di innovare il settore, anche grazie all'ingresso di giovani nelle aziende

Bisogna anzitutto accompagnare in uscita il personale in esubero, incentivare l'ingresso dei giovani, privilegiare l'incentivazione per l'innovazione tecnologica e il passaggio al digitale, più che il credito d'imposta sulla carta, ammodernare la filiera distributiva e intervenire nel rapporto, molto sensibile, con i motori di ricerca. Per ciascuno di questi obiettivi vorrei individuare strumenti normativi e fabbisogni finanziari, per poi costruire un quadro di risorse possibili.

Fra i tanti  temi che affronto c'è l'avvio del avoro in materia di equo compenso del lavoro giornalistico:

Costituirò oggi (ieri ndr), formalmente, la commissione per l'equo compenso, firmando il relativo decreto dopo aver raggiunto l'accordo con gli editori per la designazione del loro rappresentante. Una riunione preliminare si è già svolta la settimana scorsa. Sarà un lavoro difficile ma doveroso per arginare l'eccesso di precarizzazione e l'esiguità dei compensi.

Puoi leggere il testo completo dell'intervista sul sito del Sole 24Ore.