28 Aprile 2014


Demanio Chieti, progetto ambizioso che può diventare esempio per il Paese

Questa mattina in Prefettura a Chieti ho presieduto un importante vertice per discutere della proprietà e dell'utilizzo delle Caserme Berardi e Bucciante. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio, degli Uffici periferici dello Stato, dei Corpi Militari, degli Uffici Giudiziari, del Comune e della Provincia di Chieti, dell'Università e del Comitato per la Biblioteca De Meis.

L'idea è di concentrare sulle due importanti strutture e su quelle che si renderanno disponibili, a partire dai locali oggi occupati dall'arma dei Carabinieri, le  sedi delle articolazioni periferiche dello Stato, in locazione passiva o in condizione di disagio funzionale, nonché l'ubicazione della biblioteca provinciale De Meis fortemente voluta dal Comitato e da 8.000 cittadini. Un'operazione complessa che presuppone l'espressione di volontà di diversi Ministeri e altri enti pubblici, la risoluzione di contratti di locazione, la necessità di reperire risorse finanziarie necessarie per il recupero degli immobili e la loro rifunzionalizzazione.

Si tratta di un traguardo ambizioso che potrà ridare ordine alla dislocazione degli uffici pubblici a Chieti, ma anche impulso alla sua economia e maggiore fruibilità e accessibilità ai presidi pubblici da tutta la provincia. Per concretizzare tale obiettivo occorre una complessa concertazione di volontà pubbliche e il reperimento di importanti risorse finanziarie.

Vogliamo fare del caso Chieti un esempio virtuoso a livello nazionale, applicando le importanti norme di legge sulla razionalizzazione degli spazi pubblici e la revisione della spesa pubblica, prevedendo l'ottimale utilizzo delle caserme dismesse e degli immobili pubblici in genere, risparmiando così fino a un milione di euro l'anno di canoni passivi, che attualmente gravano sulle varie amministrazioni interessate.

Abbiamo affidato all'Agenzia del Demanio, rappresentata dall'ing. Paolo Maranca, l'incarico di produrre entro un mese un progetto di dettaglio, previa ricognizione della volontà delle amministrazioni interessate. Prima della metà di giugno riconvocheremo il tavolo per passare alla fase operativa e per verificare la fattibilità di un'estesa ristrutturazione delle allocazioni di funzioni pubbliche. Verificato e condiviso il progetto con le autorità locali e i ministeri interessati, si passerà alla fase operativa, a partire dall'ottenimento dell'assenso del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, con la quale ho già intrattenuto colloqui ottenendo una disponibilità preliminare a valutare il progetto.