28 Marzo 2017


Cultura della legalità nelle scuole: accordo CSM, ANAC, DNA e LUISS presentato al Capo dello Stato Mattarella

Favorire la cultura della legalità sensibilizzando le nuove generazioni nelle scuole è l’obiettivo del Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Consiglio Superiore della Magistratura, l’Autorità Nazionale Anticorruzione,  la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e l’Università Luiss Guido Carli.
Il progetto, presentato nell’Aula Magna della Luiss alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche istituzionali, prevede la realizzazione di una serie di percorsi di educazione e formazione nelle scuole per promuovere il senso civico tra i ragazzi, a cominciare dalle aree più svantaggiate del Paese.

L’accordo per promuovere la legalità mira alla creazione di veri e propri specialisti nella pianificazione e nella programmazione di attività didattiche sui temi della legalità e della corresponsabilità anche attraverso seminari per l’orientamento degli studenti.
Alla presentazione del “progetto legalità” hanno partecipato il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, il Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e il delegato del Procuratore Nazionale Antimafia e Anticorruzione Giovanni Russo.

“Abbiamo bisogno di investire di più in cultura, formazione, sicurezza e giustizia- ha affermato Il Vice Presidente Giovanni Legnini, durante la tavola rotonda moderata da Gianni Riotta  - e ciò non per coltivare generiche rivendicazioni ma in virtù del convincimento che trattasi di investimenti ad alta 'resa' per il futuro del Paese e per affermare in concreto la cultura della legalità quale leva di sviluppo economico e sociale". Nel condannare con forza l'episodio delle scritte contro Don Ciotti a Locri, Legnini ha messo in guardia dalla pericolosità  del "circolo vizioso tra economia legale e illegale'', sottolineando la necessità per tutti di accogliere l'appello del Presidente Mattarella secondo cui “nessuno può tirarsi indietro, la lotta alle mafie e all'illegalità diffusa ci riguarda tutti”.