08 Giugno 2015


CSM, Mattarella: il Paese ci chiede una giustizia più veloce

In merito alla proposta di riforma del regolamento interno del Csm il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento al Plenum straordinario, ha affermato che le linee guida di modifica disegnano uno strumento più organico, che tiene conto del complesso di competenze dell'Organo di autogoverno tratteggiando percorsi deliberativi più veloci. Il presidente Mattarella ha evidenziato che il Paese chiede un’amministrazione della giustizia più veloce e ha auspicato la copertura in tempi rapidi degli incarichi degli uffici giudiziari e di tutti i posti vacanti. I passi salienti dell’intervento del presidente Mattarella in questo articolo di Repubblica

La Repubblica,  8 giugno 2015

ROMA - "Il Paese ci chiede un'amministrazione della giustizia veloce per dar peso sempre maggiore alla sua autorevolezza". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della seduta straordinaria del Csm. "A tal proposito la copertura in tempi rapidi degli incarichi degli uffici giudiziari rappresenta il primo tassello necessario".

Posti vacanti. Il presidente ha detto anche di "auspicare che la copertura di tutti i posti vacanti e particolarmente di quelli direttivi e semi direttivi sia effettuata celermente e non venga ritardata dalla ricerca di intese su una pluralità di nomine. Può rilevarsi utile nella copertura dei singoli posti attenersi al criterio oggettivo dell'ordine cronologico delle vacanze", ha proseguito.

La proposta di riforma del regolamento interno del Csm , ha proseguito il presidente, "introducendo modifiche incisive per migliorare la funzionalità del Consiglio, in un'ottica di trasparenza, ne riafferma il ruolo di tutela dell'autonomia, dell'indipendenza, del prestigio e della professionalità dei magistrati; valori, questi, funzionali all'efficienza del sistema giudiziario...Le linee guida di modifica, di cui si è discusso - aggiunge - disegnano uno strumento più organico, che tiene conto delle accresciute, diversificate e impegnative, competenze dell'Organo di autogoverno, e tratteggiano percorsi deliberativi più veloci, eliminando intralci e adempimenti sovrabbondanti, che rallentano l'operato della struttura consiliare".

Mattarella auspica una riforma del sistema elettorale dei componenti togati e di quella della Sezione disciplinare del Csm, modifiche però che "richiedono un intervento del legislatore ordinario". "Il sistema elettorale è chiamato ad assicurare la rispondenza tra la volontà dell'elettore e l'esito della votazione - spiega - essenziale per determinare la legittimazione democratica e la piena rappresentatività del Csm, le quali presuppongono che ogni magistrato elettore abbia la possibilità concreta di scegliere eletti nei quali riponga fiducia e stima". La competenza del Parlamento e del Governo, nelle scelte legislative su questi temi, prosegue "non esclude che dal Consiglio possano provenire proposte per la migliore formulazione di un nuovo sistema elettorale, idoneo ad evitare gli inconvenienti rilevati in quello attuale".

Efficienza, trasparenza e collegialità. E sono proprio maggiore efficienza, ma anche più razionalità e trasparenza, mantenendo la collegialità garantita dalla centralità del plenum nel rapporto con le altre strutture consiliari gli obiettivi delle linee guida di riforma del Regolamento interno, che il Consiglio superiore della magistratura ha approvato oggi nel plenum straordinario alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. La delibera è stata votata a larga maggioranza, con l'astensione dei tre consiglieri laici di centrodestra Pierantonio Zanettin e Maria Elisabetta Alberti Casellati (Fi) e Antonio Leone (Ncd).

La risoluzione preliminare sulle linee guida risponde all'esigenza di fornire al consiglio uno strumento più organico in modo da rendere più adeguati i procedimenti decisionali degli organi consiliari, eliminando eventuali "strozzature", favorendo una ridefinizione delle competenze, una "velocizzazione" dei percorsi deliberativi e una maggiore efficienza dell'operato dell'intera struttura consiliare, si legge sul testo della delibera della seconda commissione.