20 Luglio 2017


CSM, approva delibera su monitoraggio per individuare buone prassi su violenze di genere

Vice Presidente Legnini, a ottobre iniziativa in CSM su prevenzione e repressione violenza di genere

Il Consiglio Superiore della Magistratura nella seduta di Plenum di oggi ha approvato all'unanimità un’importante delibera di Settima Commissione per promuovere un monitoraggio negli Uffici giudiziari "per l'individuazione di buone prassi in materia di indagini sulla violenza di genere e la previsione tabellare di sezioni specializzate".

Il Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini ha sottolineato la grande rilevanza dell’iniziativa consiliare su un tema che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha di recente definito 'un'emergenza sociale tragica ed inquietante'.

“Il lavoro consiliare è affidato alla VI e alla VII Commissione sia per l’elaborazione di proposte legislative sia per i profili organizzativi degli Uffici; si tratta di assicurare specializzazione, tempestività e coordinamento con le forze dell’ordine e la Rete sociale e territoriale nella repressione e nella prevenzione della violenza di genere. Tali attività confluiranno, ha annunciato il Vice Presidente Legnini, in un’iniziativa nel mese di ottobre con il coinvolgimento oltre che dei magistrati impegnati negli uffici giudicanti e requirenti, anche dell'avvocatura, della Scuola Superiore della Magistratura e delle Associazioni antiviolenza, proprio per promuovere una cultura condivisa nella tutela delle vittime".

Il Presidente della Settima Commissione Claudio Galoppi ha sottolineato come "già nel 2010 il CSM abbia affrontato il tema incentivando la specializzazione dei magistrati sia in campo civile che penale" e come "nel 2014 sia stato fatto un primo monitoraggio degli Uffici, dal quale sono emerse situazioni fortemente disomogenee sul territorio nazionale in materia di violenza familiare". "Con la Circolare del 25 gennaio 2017 sul sistema tabellare degli Uffici giudicanti, ha ribadito il relatore Galoppi, il Consiglio ha confermato una particolare attenzione al tema della violenza di genere, con la regola secondo la quale i Tribunali che hanno più sezioni civili/penali devono prevedere modelli di specializzazione che accorpino le materie in base ad aree omogenee, come per esempio i delitti a danno dei soggetti deboli con quelli di femminicidio”. “Con la delibera di oggi, ha concluso Galoppi, facciamo un ulteriore passo avanti per poi diffondere i modelli organizzativi migliori per  tempestività ed efficacia della risposta giudiziaria".

Il Vice presidente della VII Commissione, il relatore Renato Balduzzi ha evidenziato l'importanza "di raccogliere le migliori pratiche degli uffici giudiziari su questi drammatici temi, al fine di definire protocolli comuni sull’organizzazione e sui tempi dei procedimenti penali in materia di violenza domestiche e di genere, anche allo scopo di non incorrere in censure giurisdizionali a carico del nostro Paese, come è avvenuto con la recente sentenza Talpis, del 2 marzo scorso, da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo. In questo modo, garantiremo protezione migliore alle vittime e, auspicabilemente cercheremo di prevenire il più possibile tali comportamenti violenti ".