18 Febbraio 2013


“Le parole giuste per l’Abruzzo”: il Pd lancia i 5 impegni per creare occupazione

Legnini e Pezzopane: “Ricostruzione trasparente e rapida,  infrastrutture materiali e tecnologiche, politiche industriali, ambiente e territorio, sanità e servizi pubblici: ecco le nostre priorità per creare occupazione in Abruzzo”. 

Legnini e Pezzopane: “Ricostruzione trasparente e rapida,  infrastrutture materiali e tecnologiche, politiche industriali, ambiente e territorio, sanità e servizi pubblici: ecco le nostre priorità per creare occupazione in Abruzzo”. 

Paolucci: “Un programma concreto: un avviso di sfratto per Chiodi-Razzi”

 Ricostruzione trasparente e rapida,  infrastrutture materiali e tecnologiche, politiche industriali, ambiente e territorio, sanità e servizi pubblici. Sono i 5 impegni – «Le parole giuste per l’Abruzzo» – che il Partito Democratico ha assunto questa mattina, nel Caffè letterario di Pescara vecchia, «per ridare all’Abruzzo il ruolo che gli spetta», ha sottolineato il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci: «Solo noi abbiamo idee forti e progetti pronti per la nostra regione, solo il Pd ha le carte in regola per governare al meglio l’Abruzzo. Lo sanno benissimo anche i cittadini: per questa ragione siamo certi che dalle elezioni arriverà un avviso di sfratto al duo Chiodi-Razzi».

«Oggi assumiamo impegni precisi – ha spiegato il capolista alla Camera dei deputati Giovanni Legnini – non nel chiuso delle nostre stanze, ma dopo aver incontrato i mondi vitali della società abruzzese. In queste settimane siamo entrati nel vivo dei problemi della nostra regione incontrando il mondo del lavoro e delle organizzazioni sindacali, le associazioni imprenditoriali, i rettori degli atenei abruzzesi, il mondo del sociale, il settore dell’agricoltura e dell’enologia, il distretto dell’automotive. Siamo saliti sui treni dei pendolari per denunciare insieme con loro il rischio isolamento che l’Abruzzo sta correndo. E alla fine di questo percorso proponiamo all’Abruzzo impegni precisi che hanno un obiettivo comune: tornare a creare lavoro nella nostra regione». Legnini ha sottolineato con forza «che occorre respingere il rischio isolamento dell’Abruzzo. Il divario digitale degli abruzzesi è doppio rispetto alla media nazionale, e sul piano dei collegamenti ferroviari stanno per partire l’alta velocità Milano-Ancona e Bari-Napoli: l’Abruzzo rischia seriamente un nuovo isolamento, e contro questo rischio noi dobbiamo mettere al centro la strategia della Macroregione Adriatico-Ionica. Così come sul fronte delle politiche industriali è possibile un nuovo rilancio, nell’ambito dell’unico piano credibile in campo, ovvero “Industria 2020” proposto da Pier Luigi Bersani, iniziando dai settori cruciali per la nostra economia – automotive, made in Italy, farmaceutica, elettronica – e investendo sull’economia verde e sul patrimonio ambientale e culturale».

Stefania Pezzopane, capolista al Senato della Repubblica, ha sottolineato che «il Pd sta incontrando gli abruzzesi in ogni Comune, in ogni piazza, in ogni settore produttivo. Siamo di fronte ad un centrodestra che preferisce abbracciare Antonio Razzi invece degli abruzzesi: per questo siamo certi che i cittadini comprenderanno la validità del nostro progetto di governo e di cambiamento. Che ha un punto fermo: la ricostruzione è un diritto ed una enorme opportunità di rilancio della nostra economia. Noi siamo in prima fila dal primo giorno perché la ricostruzione diventi un tema nazionale, perché ci siano tempi rapidi, fondi certi, stesso trattamento di altre popolazioni per la restituzione delle tasse. La ricostruzione può diventare un volano di sviluppo accanto ad un settore strategico come l’ambiente: mercoledì incontreremo i presidenti dei parchi nazionali, un sistema che va rilanciato nelle aree interne come sulla costa, per dare all’Abruzzo una visione d’insieme ed un marchio unici al mondo. Al tempo stesso riteniamo che non sia possibile alcun modello di sviluppo senza un sistema di servizi all’altezza di un Paese moderno. Non è sostenibile che il sistema sanitario, dei servizi pubblici e di quelli sociali lasci interi territori privi di qualunque presidio: noi ci batteremo affinché i diritti dei cittadini delle aree interne vengano rispettati al pari di quelli delle altre zone».

 Ecco le «Parole giuste per l’Abruzzo» presentate oggi.

Ricostruzione rapida e trasparente per L’Aquila e gli altri centri.

Siamo in prima linea, dal primo giorno, per affermare il diritto dei cittadini a tempi rapidi, fondi certi, stesso trattamento di altre comunità colpite dalle calamità per la restituzione delle tasse, massima trasparenza. Solo con un PD forte, i cittadini potranno avere più forza a Roma per una giusta ricostruzione materiale, sociale ed economica.

Infrastrastrutture materiali e tecnologiche, per contrastare il rischio isolamento.

Bisogna ridefinire subito, con il governo e con le grandi aziende nazionali che gestiscono i servizi di pubblica utilità, impegni cer

 

ti per l’Abruzzo, a partire dalla banda larga di ultima generazione e dalle nuove tecnologie: oggi il divario digitale dell’Abruzzo è doppio rispetto alla media nazionale: l’8,4 per cento dei cittadini non ha accesso alla banda larga, e questo rischia di essere un macigno su tempi e consistenza della ripresa economica.

Accanto alle telecomunicazioni di nuova generazione, le nostre priorità sono l’Alta velocità, il potenziamento del sistema portuale, stradale, autostradale e ferroviario, il rafforzamento del ruolo dell’aeroporto.

Solo il PD può far tornare l’Abruzzo a contare e connetterlo con il resto d’Italia, l’Europa e il mondo, a partire dalla strategia della Macroregione Adriatica.

Politiche industriali per attirare investimenti e creare buona occupazione.

Conosciamo una ad una le grandi vertenze abruzzesi e le difficoltà delle piccole e medie imprese.

Con il governo Bersani ci impegniamo a produrre ogni sforzo per portare a soluzione positiva le vertenze in corso. Dobbiamo rimettere al centro dell’azione di governo l’economia reale e rilanciare le politiche industriali, puntando sui settori vitali in 

grado di dare forza al sistema produttivo abruzzese: automotive, made in Italy, farmaceutica, elettronica, economia verde e nuove fonti di energia. In queste direzioni bisogna concentrare gli sforzi ed investire il massimo delle risorse nell’ambito della straregia “Industria 2020” lanciata da Pier Luigi Bersani. L’Abruzzo può tornare a dare un futuro alle sue nuove generazioni, con un PD forte nel governo Bersani.

 Ambiente, Parchi, agroalimentare: la leva da cui ripartire.

Crediamo da sempre che il nostro territorio sia un’opportunità da difendere, e dunque da valorizzare. Ora è il momento di raccogliere i frutti.

Il patrimonio ambientale deve diventare la leva di un nuovo sviluppo sostenibile, che veda al centro il turismo, la qualità della filiera agroalimentare, i beni culturali. Occorre rilanciare il prezioso sistema dei parchi montani e costieri, dei percorsi ciclopedonali, dei borghi storici, da connettere al  meglio con le eccellenze del settore enogastronomico.

Scegliendo con convinzione la strada della green economy, l’Abruzzo può diventare l’eccellenza d’Italia, la regione 2.0 da veicolare nel mondo come esperienza unica da vivere e da visitare.

Sanità, istruzione, servizi pubblici: il diritto di tutti i cittadini alla qualità ed all’efficienza.

Siamo al fianco di chi si  batte contro una visione contabile della salute, dei servizi pubblici locali e di quelli sociali: solo il PD può ridare agli utenti, agli operatori ed all’indispensabile mondo del volontariato il diritto alla qualità nella sanità, nel welfare di comunità, nel sistema scolastico e universitario, nel trasporto locale, nei servizi idrici, ambientali ed energetici, nell’amministrazione della giustizia. Lavoriamo per un modello efficiente, moderno, sostenibile nei costi.

Una parte importante dell’Abruzzo, in particolare le aree montane e collinari ed i piccoli Comuni, è stata abbandonata a se stessa: ci batteremo per difendere il diritto anche di questi territori e delle sue popolazioni a servizi efficienti, moderni, giusti.